_ scritto il 22.06.2012 alle ore 14:47 _
4807 letture
L'altra sera parlavo con un amico di quanto potrebbe essere risolutiva l'eliminazione delle banconote per qualsiasi tipo di pagamento, e mi è tornato in mente un vecchio post di Metilparaben che avevo letto qualche mese fa e con il quale mi trovavo d'accordo su gran parte dei punti, sebbene nutrissi numerose perplessità. Ve lo ripropongo perché le implicazioni di una scelta del genere sarebbero molteplici e mi piacerebbe anche discutere degli aspetti organizzativi e dell'impatto sul cittadino. Se vi va, ci vediamo nei commenti.
|
Vai al link (metilparaben.blogspot.com...) |
La questione della privacy io la liquiderei con la semplice affermazione che se non hai nulla da nascondere non dovresti preoccuparti di essere controllato. Fermo restando, tra l'altro, che in questo tipo di controlli non è che c'è il tizio dietro il computer che si fa gli affari tuoi e controlla a mano tutte le voci del tuo estratto conto. Semplicemente ci sono degli alert che scattano in determinate situazioni "sospette" e anche in seguito a controlli incrociati, per esempio con la propria fascia di reddito, o con i beni posseduti. Se uno che ha una casa in affitto, una Panda in garage e negli ultimi 30 anni ha percepito 1000 Euro di stipendio al mese, improvvisamente movimenta cifre a 5 o 6 zeri, qualcosa di strano c'è, e quindi scatta il controllo. Mi sembra una cosa abbastanza normale.
Quelli che dicono "sì certo, diamo ancora più potere allo Stato" sono gli stessi che dubitano sempre anche dell'aria che respirano. L'Italia è un paese sgangherato quanto vi pare, ma se dobbiamo anche dubitare dello sesso Stato in cui viviamo, tanto vale fare le valigie e andarsene. Se il risultato è un abbassamento notevole dell'evasione fiscale, della corruzione e dell'estorsione, sono tranquillamente disposto a concedere allo Stato un ulteriore strumento di "controllo" su noi cittadini.
Si obietta anche che il POS ha costi di transazione molto alti. Certo, ma questo succede adesso, perché questo tipo di pagamento non è così tanto diffuso. Un paese che basa la sua economia su pagamenti elettronici, potrà garantire senza dubbio ai suoi cittadini costi di gestione molto bassi o nulli, offrendo al contempo tipologie di conti correnti (molto semplici, senza troppi fronzoli) a costo zero e assistenza alle fasce più anziane (che potrebbero incontrare difficoltà iniziali).
A quelli che si accaniscono sul fatto che il POS necessiti di una connessione di rete e che quindi in Italia è semplice utopia, ricordo che i POS funzionano perfettamente anche con una semplice linea telefonica (sia fissa sia mobile), sono solo un po' più lenti, perché di fatto ad ogni transazione instaurano un collegamento analogico tramite modem.
E' vero che anche adesso ricettatori, strozzini, spacciatori, magnaccia e compagnia si sono evoluti e utilizzano metodi "2.0" per le loro attività, ma sono comunque metodi tracciabili che in un sistema organizzato e ben strutturato, rappresentano senz'altro un ostacolo.
O magari non è neanche necessario abolirla completamente la cartamoneta, ma rendere estremamente più conveniente e comodo l'utilizzo del POS (come avviene in moltissimi paesi europei decisamente più evoluti del nostro)...
O, ancora, si può ricorrere a metodi elettronici di altra fattura, come quello proposto in questo articolo e che solleva numerose interessanti implicazioni: http://salviamolitalia.com/2011/11/14/lettera-ufficiale/