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_ scritto il 06.06.2012 alle ore 16:44 _ 7432 letture
Un confronto diretto del genere non si era mai visto prima d'ora. C'è riuscito Claudio Messora di Byoblu.com, con una lodevole inchiesta formata da 4 video pubblicati su Youtube: "Chi è Giampaolo Giuliani", "Cosa sono i terremoti: visita all'INGV", "La tecnica di Giuliani" e l'ultimo, quello che potete vedere qui sotto, "Il faccia a faccia". A questo indirizzo è disponibile la playlist per poterli vedere uno di seguito all'altro. Se non avete molto tempo a disposizione, vi consiglio di concentrarvi sugli episodi 2-3-4, davvero molto interessanti. Se volete invece arrivare subito al sodo, l'ultimo episodio chiarirà praticamente tutti i vostri dubbi sulla questione. Trovate alcune mie considerazioni tra i commenti a questo post.
Da questa serie di documenti si deducono diverse cose. Intanto il fatto che Giuliani non sembra essere quel "ciarlatano" di cui si sente parlare in giro, ma semplicemente una persona che crede nella ricerca che ha portato avanti per anni e che è mosso senz'altro da motivazioni sincere e nobili. Penso che nessuno si possa permettere di non concedergli stima sul piano umano.
A livello puramente scientifico, però, mi sembra abbastanza chiaro che Giuliani non ha mai (voluto?) sottoporre in modo rigoroso e completo tutti i suoi studi alla comunità scientifica, come più volte fatto notare da Antonio Piersanti. Perché la strada per "farsi ascoltare", in questo ambiente, è quella e solo quella: fare una pubblicazione, il più completa possibile, e sottoporla agli esperti mondiali. Solo così si può dare modo di verificare, replicare e confermare/smentire le proprie scoperte. Fino a quel momento tutto il tuo lavoro rimane una teoria non applicabile nella vita reale, e su cui non si possono basare interventi reali che potrebbero avere conseguenze negative. Piersanti è stato estremamente chiaro su questo punto, e più volte mi è sembrato di capire che Giuliani affermasse di essersi mosso in una direzione quando invece l'INGV o la Protezione Civile sostenevano il contrario. Ora io non so chi è che sta mentendo (perché qualcuno lo sta facendo), ma se sostieni di avere in mano un sistema per prevedere con precisione luogo e magnitudo di un terremoto qualche ora prima che questo avvenga, perché non hai mai considerato seriamente di sottoporre tutto il tuo lavoro alla comunità? Se sai benissimo che l'unica strada è quella, perché ti sei lasciato scoraggiare, come dici, dal fatto che inizialmente non venivi preso sul serio? Non stiamo parlando di una sorta di odio nei confronti del signor Giuliani, ma della normale prassi scientifica, altrimenti chiunque si potrebbe svegliare la mattina con una sua teoria e pretendere che da quel momento venga adottata come legge dalla scienza di tutto il globo.
Non lo so, ho avuto l'impressione che fino ad ora, nonostante le ottime intenzioni, Giuliani stesso non fosse poi così tanto convinto della sua ricerca per fare il "grande passo" e sottoporla alla comunità scientifica internazionale. Vedremo se dopo questo incontro si smuoverà qualcosa, sono davvero curioso.
_ Commento di albyok _
_ scritto il 06.06.2012 alle ore 17:24
Ho scritto il post sul mio blog prima di vedere l'ultima parte del documentario (la migliore). Sai già cosa penso di Giuliani, ma ribadisco. Sicuramente è una persona "buona" e non mi pare abbia nessun altro tipo di interesse dietro la sua ricerca, se non quello di fare del bene. Ma come gli dice anche Piersanti... questo non basta! Magari bastassero solo le buone intenzioni...
E io ho l'impressione che Giuliani sappia in cuor suo che il suo metodo è tutt'altro che perfetto e penso che stia vedendo solo i dati favorevoli, ignorando totalmente quelli che collidono con la sua tesi. Se desse in pasto alla comunità scientifica i suoi dati, verrebbero probabilmente fatti a pezzi. Magari ha paura di questo e preferisce rimanere "il paladino degli ignoranti". In senso buono eh, però neanche troppo. È facile andare a fare i professori tra chi non capisce niente.
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A livello puramente scientifico, però, mi sembra abbastanza chiaro che Giuliani non ha mai (voluto?) sottoporre in modo rigoroso e completo tutti i suoi studi alla comunità scientifica, come più volte fatto notare da Antonio Piersanti. Perché la strada per "farsi ascoltare", in questo ambiente, è quella e solo quella: fare una pubblicazione, il più completa possibile, e sottoporla agli esperti mondiali. Solo così si può dare modo di verificare, replicare e confermare/smentire le proprie scoperte. Fino a quel momento tutto il tuo lavoro rimane una teoria non applicabile nella vita reale, e su cui non si possono basare interventi reali che potrebbero avere conseguenze negative. Piersanti è stato estremamente chiaro su questo punto, e più volte mi è sembrato di capire che Giuliani affermasse di essersi mosso in una direzione quando invece l'INGV o la Protezione Civile sostenevano il contrario.
Ora io non so chi è che sta mentendo (perché qualcuno lo sta facendo), ma se sostieni di avere in mano un sistema per prevedere con precisione luogo e magnitudo di un terremoto qualche ora prima che questo avvenga, perché non hai mai considerato seriamente di sottoporre tutto il tuo lavoro alla comunità? Se sai benissimo che l'unica strada è quella, perché ti sei lasciato scoraggiare, come dici, dal fatto che inizialmente non venivi preso sul serio? Non stiamo parlando di una sorta di odio nei confronti del signor Giuliani, ma della normale prassi scientifica, altrimenti chiunque si potrebbe svegliare la mattina con una sua teoria e pretendere che da quel momento venga adottata come legge dalla scienza di tutto il globo.
Non lo so, ho avuto l'impressione che fino ad ora, nonostante le ottime intenzioni, Giuliani stesso non fosse poi così tanto convinto della sua ricerca per fare il "grande passo" e sottoporla alla comunità scientifica internazionale. Vedremo se dopo questo incontro si smuoverà qualcosa, sono davvero curioso.