_ scritto il 17.04.2012 alle ore 14:16 _
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All'"Intergruppo per il valore della vita" formato da quegli 85 parlamentari che, a 15 giorni dalla sua commercializzazione, hanno chiesto il blocco delle vendite per la cosiddetta "pillola dei 5 giorni dopo" (a base di
Ulipristal acetato), vorrei rivolgere un cordialissimo:
vergogna!Perché
questo demagogico spaccio di falsità e tesi contrarie alla scienza su un argomento tanto delicato, al solo scopo di rafforzare la loro posizione agli occhi degli elettori, non può che essere definito vergognoso.
Trattasi, infatti, di un
farmaco contraccettivo, e non abortivo, che per 5 giorni inibisce o ritarda l'ovulazione, contribuendo in modo efficace a
prevenire il concepimento. Non ha nessun effetto su una eventuale gravidanza già in corso ed il suo utilizzo svolge, invece, un ruolo importantissimo, perché è in grado di
scongiurare il ricorso ad una interruzione di gravidanza. Tutte cose già da tempo spiegate dalla stessa OMS.
Non fatevi prendere per i fondelli.