doc Wikipedia in sciopero
_ scritto il 05.10.2011 alle ore 11:19 _ 4544 letture
Non so voi, ma io non riesco a capacitarmene. Nel senso: continuo da ieri sera a cliccare sul pulsante "Wiki" più o meno ogni 10 minuti, perché sono abituato ormai a consultarla per qualsiasi cosa, anche solo per fare uno di quei giretti in cui ti ritrovi a partire da Isaac Newton e arrivare senza accorgertene a leggere le mirabolanti avventure del pinguino imperatore. Non mi entra in testa e ogni volta ci casco, perché è diventato un gesto automatico e, per quante gliene possiate dire, Wikipedia è imprescindibile fonte di cultura e conoscenza.

Se per lanciare un segnale forte deve chiudere temporaneamente anche la nostra enciclopedia, così sia.



Cara lettrice, caro lettore,

in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.

Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue e gratuita.

Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.

Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.


Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) del comma 29 recita:

«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»


Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.

Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiedere l'introduzione di una "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.

In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l'intera pagina è stata rimossa.

L'obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell'Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l'abbiamo conosciuta fino a oggi.

Sia ben chiaro: nessuno di noi vuole mettere in discussione le tutele poste a salvaguardia della reputazione, dell'onore e dell'immagine di ognuno. Si ricorda, tuttavia, che ogni cittadino italiano è già tutelato in tal senso dall'articolo 595 del codice penale, che punisce il reato di diffamazione.


Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
Articolo 27

«Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici.

Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.»


Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".

Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?

Gli utenti di Wikipedia

Darsch
_ chiavi di lettura:legge, informazione, blog, internet, censura, diritto

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_ Commento di jasmines _ profilo
_ scritto il 06.10.2011 alle ore 09:30
Per completezza di informazione, vi invito a leggere questi due articoli:

http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3851

http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3109
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 06.10.2011 alle ore 10:02
Due articoli di Mazzucco sarebbero completezza di informazione? Lo sai chi è e cosa scrive in genere Mazzucco, vero? :)
_ Commento di jasmines _ profilo
_ scritto il 06.10.2011 alle ore 10:55
Lo so, ma non mi fermo mai al pregiudizio. Quello che ho letto in quegli articoli mi ha fatto riflettere.
_ Commento di jasmines _ profilo
_ scritto il 06.10.2011 alle ore 10:57
E aggiungo:
http://complottismo.blogspot.com/2009/05/massimo-mazzucco-su-wikipedia.html
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 12.10.2011 alle ore 11:17
Per dire, Mazzucco è anche quello della "Terra cava"... http://attivissimo.blogspot.com/2011/10/terra-cava-e-complottismo.html

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