Succede che finalmente inizia ad appropinquarsi il momento tanto atteso di quel viaggio che avevi promesso alla tua cara amica. Una di quelle persone, per intenderci, con cui ti trovi bene a prescindere dal contesto intorno a te, e che per farti una visitina di qualche ora (il giorno del suo compleanno) ha preso due aerei nella stessa giornata.

Succede che nel giro di 5 minuti hai già programmato tutto: "totale 6 giorni, rimaniamo un po' di più così festeggiamo l'anniversario e tornando a casa facciamo una sosta di un giorno nella nostra Firenze". Novecento secondi più tardi hai già prenotato i due alberghi tramite Internet, il primo dei quali a metà prezzo per via di un'offerta.

Succede pure che a volte ti dimentichi di avvertire in tempo gli amici che hai nelle varie regioni d'Italia, ma fortunatamente sei un tipo tecnologico. Basta un tweet all'arrivo ed ecco spuntare una valanga di messaggi su WhatsApp. Senza nemmeno accorgertene ti ritrovi circondato da amici: di quelli instancabili e talmente contenti di vederti da riuscire a farti fare il giro di tutta Torino in una sola mezza giornata senza farti sentire la stanchezza; o di quelli che gli basta leggere la tua geolocalizzazione per spuntare alle tue spalle all'interno del Museo Egizio e passare con te una splendida giornata, pranzo incluso; di quelli che vengono per una toccata e fuga, e invece rimangono fino a sera, accompagnandoti al Museo del Cinema; di quelli che fanno di tutto, ma che purtroppo erano già impegnati; e anche di quelli che solo un imprevisto li può strappare alla voglia di rivederti e presentarti finalmente la propria amata.
Di quelli, dulcis in fundo, che con la loro incredibile dolcezza, ospitalità e attenzione, riescono a farti sentire a casa anche quando casa è a 700 Km. di distanza.

Grazie Valentina, Francesco, Gabriele, Rocco, Simone, Elisabetta, Matteo e Alberto.

E poi mi chiedono perché io adori così tanto la tecnologia...