_ scritto il 08.06.2011 alle ore 10:49 _
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Non solo dobbiamo sudare sette camicie per cercare
informazioni esaustive su quello che andremo a votare, perché la TV continua ancora a parlarne a singhiozzi, la gente non sa nemmeno di che colore saranno le schede e i telegiornali RAI sbagliano anche i giorni.
Non solo i pochi dibattiti televisivi che ci sono schierano personaggi di traballante spessore scientifico, che arrivano a pronunciare frasi di cui io mi
vergognerei fino all'auto-seppellimento.
Non solo ci tocca convivere fianco a fianco con una massa di persone che non si interessa minimamente della vita del proprio paese e che non arriva neanche a
percepire il motivo per il quale debba scollare le chiappe dalla sdraio per andare a votare.
Non solo siamo circondati da leader politici antidemocratici che arrivano ad
incitare all'astensionismo pur di perseguire i loro scopi.
Ma dobbiamo anche sottostare a questa regola del
quorum, secondo la quale, paradossalmente,
conta di più chi si disinteressa completamente della questione, perché ha il potere di annullare il voto di chi invece ha espresso una sua opinione, qualunque essa sia.
Chi non vota, secondo me, deve contare
ZERO!
Trovo ridicolo che uno strumento come il referendum possa essere disinnescato proprio da chi ignora - per precisa scelta o per limitata conoscenza - il suo fondamentale ruolo.
[...]
Voi mi direte: e quelli che non vanno a votare per una precisa scelta politica? Quelli che disertano le urne non perché se ne fregano del posto in cui vivono, ma al contrario perché con quel gesto intendono comunicare all'universo mondo chissà quale preciso messaggio?
Trovino un altro modo. Prendano la scheda e la annullino, o magari la infilino nella scatola senza averci scritto nulla: oppure, se decidono di non recarsi ai seggi, si rassegnino alla prospettiva di non entrare nel computo generale, e se proprio hanno qualcosa di illuminante da dire aprano un blog e ci scrivano dentro le loro considerazioni.
[...]
Informatevi su ciò per cui siete chiamati a prendere una decisione.
Approfondite le varie tematiche con occhio il più possibile critico e distaccato.
Andate oltre gli stretti confini dei quesiti e cercate di immaginare quali altre conseguenze avranno le nostre scelte.
E, infine,
VOTATE.
Ne parlavo giusto ieri al bar, con degli amici, e loro erano d'accordo con l'idea "ma, in sostanza, il quorum a che cazzo serve?".
Tanto per dire: io, che sono di una pigrizia leggendaria e provo uno schifo enorme per la nostra classe di politicanti della domenica, ho smesso di andare a votare per le elezioni da circa una decina d'anni, a parte l'ultima tornata per le amministrative. Ma ai referendum sono sempre andato perché li trovo una delle pochissime forme di governo diretto che abbiamo. Quindi, se ci vado io, ci può andare chiunque.