doc Di gioia, vendetta e morte
_ scritto il 03.05.2011 alle ore 11:55 _ 5950 letture
I festeggiamenti per la morte - o meglio, l'assassinio - di Osama Bin Laden mi hanno dato parecchio da pensare. Ho trovato sinceramente agghiaccianti i volti di quelle persone che in piazza inneggiavano alla vendetta accostandola a sentimenti di soddisfazione e felicità. Posso accettare (ma non per questo condividere) che si gioisca quando, ad esempio, la fine di un regime trovi come unica risoluzione la morte del dittatore su cui si fondava, ma questa situazione, secondo me, è ben diversa. Ho visto un paese potente come gli Stati Uniti che - forse per paura? - organizza un'operazione per uccidere Bin Laden, non per catturarlo, e nasconde in tutta fretta il cadavere. Non è lugubre accostare in questo modo la giustizia e la gioia che ne deriva con la vendetta?

Probabilmente non riesco a comprendere appieno cosa può provare un americano che ha vissuto l'incubo dell'11 settembre, o più in generale non sono in grado di entrare nella mentalità di un paese in cui vige ancora la pena di morte. Credo tuttavia che sentimenti del genere siano sbagliati a prescindere dal punto di vista.
Darsch
_ chiavi di lettura:terrorismo, paura, giustizia, morte

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_ Commento di LuPoN _ profilo homepage
_ scritto il 03.05.2011 alle ore 12:05
Personalmente devo dire che ho provato un certo sollievo, un po' indifferente ma sollievo.. per una miriade di ragioni (alcune delle quali non sto qui a scrivere ma magari a quattr'occhi potrei anche dirti)

Sollievo, senso di liberazione si, li potrei condividere in pieno, ma la gioia come quella scaturita dalla propria squadra del cuore che vince stona, a tratti anche troppo.

Meritava di morire? Per il mio giudizio probabilmente si, per tutto ciò che ha provocato, ed anche perchè non c'era altro modo condivisibilmente accettabile per porre fine a questa storia
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 03.05.2011 alle ore 12:15

da un articolo di metilparaben

[...] Lo stato di diritto, checché ne pensi chi adesso va ripetendo "ben gli sta", è praticabile soltanto se si è disposti a sostenere dei costi elevatissimi: e uno di quei costi, forse il più importante di tutti, è la rinuncia definitiva e incondizionata alla vendetta.
Quelli che vorrebbero tenerselo gratis o non ci hanno capito niente, oppure sono in malafede.

_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 03.05.2011 alle ore 12:18
@Lupon - non c'era altro modo che organizzare un commando per assassinarlo e poi buttare il cadavere in mare, invece che catturarlo, processarlo e condannarlo come si fa in uno stato di diritto?!
_ Commento di JoJo _ profilo homepage
_ scritto il 03.05.2011 alle ore 12:21
Personalmente, se vivessi in una grande città, adesso, avrei più paura di prima a causa delle possibili "ritorsioni"...
_ Commento di Tim_Braid _ profilo
_ scritto il 03.05.2011 alle ore 13:56
Mi trovi d'accordo. Come ho appena letto nel blog di Grillo e di Gilioli, persino i nazisti furono processati a Norimberga; non condivido per niente il modo in cui si sono svolte le cose, ammesso che così siano andate. E non mi si venga a dire che è questione di immedesimarsi in un popolo che ha subito il più grande attentato terroristico della storia.... da un popolo, come quello degli americani, che pretende di esportare la democrazia nel mondo, ci si dovrebbe aspettare qualcosa di più di squallidi festeggiamenti da vittoria dello scudetto.
_ Commento di albyok _ profilo homepage
_ scritto il 04.05.2011 alle ore 22:30
Ci stavo scrivendo un post pure io. Lo dovrei pubblicare nel fine settimana. Penso comunque tu possa già capire come la penso :-)

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