_ scritto il 08.04.2011 alle ore 13:48 _
4593 letture
Ci stavo giusto ragionando l'altro giorno: che senso ha imporre un divieto che tocca la collettivià intera per colpa di un esiguo manipolo di imbecilli che, per loro stessa indole, troverebbero in ogni caso altri modi per procurarsi il carburante necessario a dare sfogo alle loro frustrazioni?
Sono quindi decisamente d'accordo con Metilparaben che, in questo post, definisce il proibire la vendita di alcolici "iniquo, offensivo, demagogico e inutile".
Tanto per dirne una, si potrebbero intensificare i presidi nelle zone calde (come per esempio Campo de' Fiori a Roma). Evidentemente, se questo genere di episodi continua ad accadere, non ci sono sufficienti controlli.
|
Vai al link (metilparaben.blogspot.com...) |
Il problema delle sostanze psicotrope a mio avviso è eminentemente economico: in Italia la vite è un'industria e non si tocca, nonostante i costi sociali che l'acool inevitabilmente ha (sanità pubblica, disordini etc). Il resto è "droga", ma solo perché non sono 2000 anni che coltiviamo oppio e marijuana (oddìo, negli anni '30 eravamo il secondo produttore di canapa al mondo, ma vabbé).
D'altronde la maria è fuori legge proprio per motivi economici ormai, tra l'altro, caduti nel dimenticatoio (http://ale1980italy.wordpress.com/2009/08/19/cannabis-stori/).
Quindi alcool sì, maria no. Mai un governo che lasci alla scienza il compito di stilare una classifica delle sostanze in base alla pericolosità degli effetti sull'organismo, oh.
Il proibizionismo non funziona, non ha mai funzionato, storicamente, ad ogni sua applicazione... e ancora insistiamo? Almeno rendendo legale la cannabis (monopolio di Stato!) avremmo parte dei soldi per ammortizzare i costi sociali dell'alcool e del tabacco (enormi) e delle altre droghe (abbastanza marginali, qui in Italia). E poi basta: o legalizzi tutto e ti prepari all'impatto con politiche sociali ed educative serie e scientificamente informate o proibisci tutto e comprimi le libertà individuali. Lo Stato, non solo su questa questione, fa il paternalista e tratta i suoi cittadini come ragazzini irresponsabili...