doc L'ultima parola sulla nostra vita
_ scritto il 03.03.2011 alle ore 16:21 _ 4152 letture
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Quella del testamento biologico è una questione piuttosto spinosa. Non per il sottoscritto, sia chiaro. Per me è semplice e lineare come un'addizione da prima elementare. Ma quando ci si mettono di mezzo l'etica da quattro soldi e la religione, ecco che tutti noi diventiamo magicamente degli abitanti di corpi di cui non abbiamo nessun diritto. Degli ectoplasmi rinchiusi in un guscio in leasing, da restituire solo a determinate condizioni perché vincolati dal fatto che la nostra vita in realtà non ci appartiene, ma è un dono.

Che è un dono siamo d'accordo, ma mi è stato fatto dai miei genitori, ed è anche per loro che io pretendo di avere il diritto di decidere di non trasformarmi in un involucro vuoto attaccato a qualche tubicino nel caso in cui mi dovesse succedere qualcosa di grave.

E invece:


articolo "Vogliono legalizzare la tortura" su Metilparaben

Non so se la cosa vi è chiara, ma con la legge sul testamento biologico che vogliono approvare stanno cercando di fare in modo che non possiamo più decidere, nella malaugurata ipotesi in cui ci capiti qualcosa di spiacevole, di non farci infilare un sondino nel naso, di non essere tenuti in vita per forza, di non ritrovarci sepolti vivi nel nostro corpo: anche se non lo vogliamo neanche un po', e magari l'abbiamo pure messo per iscritto davanti a un notaio.
E' una terrificante invasione del nostro spazio vitale, della nostra libertà, della nostra autodeterminazione, del nostro sacrosanto diritto di decidere chi può metterci addosso le sue manacce, di stabilire quando lo può fare e di dirgli quando deve smettere, lasciandoci crepare in santa pace e tornando ad occuparsi tranquillamente dei fatti suoi.
E' la tortura istituzionalizzata, amici miei: codificata, resa obbligatoria per legge e accuratamente levigata per sembrare una caritatevole risposta a quella che chiamano ipocritamente "indisponibilità della vita umana".
Rifletteteci: se ci facciamo togliere la libertà di scegliere sul nostro corpo e sulla nostra vita, come pensiamo di poter ancora sperare che ci concedano tutte le altre?

Darsch
_ chiavi di lettura:legge, medicina, religione, morte, società, etica

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_ Commento di Il_Gobb _ profilo homepage
_ scritto il 04.03.2011 alle ore 12:14
Sesso, riproduzione, morte: il controllo su queste cose assicura ingenti profitti alle religioni di ogni tempo e paese. Figurati se mollano...
_ Commento di T_JenerationX _ profilo
_ scritto il 30.03.2011 alle ore 02:16
Concordo pienamente con te Darsch!
Penso che così come ho il diritto di scegliere come vivere.. voglio, anzi ESIGO di scegliere anche come mettere fine alla mia esistenza! senza la tortura di essere tenuto in vita necessariamente per volere di qualcun'altro..
Anche perchè non mi sembra affatto giusto vivere praticamente in una prigione priva di vita!!! farei del male a me e farei del male soprattutto ai miei cari obbligati a vedermi morire un pezzettino per volta.. giorno per giorno.. sarei come dici tu un guscio! già bello che morto in fin dei conti!! non si può più chiamare "vita" secondo me il vegetare in un letto d'ospedale attaccato a macchine e tubi.. già quella è morte!
Perchè si devono "accanire" sul mio corpo?!
Perchè devono privarmi della libertà e della facoltà di decidere?!
Non siamo forse in un paese libero?
e allora perchè non posso IO decidere di cosa farne di ME STESSO?!
Io penso che sono MIO! e in quanto tale ho la piena facoltà di decisione su quanto concerne ogni aspetto della mia esistenza!
Vita e Morte!!
Purtroppo sai cosa ci rovina a noi?..
il Papa e la chiesa.. T.T dove in un mondo che si evolve rimane aggrappata ai suoi dogmi..
(questo è un mio pensiero che non vuole assolutamente criticare, o giudicare nessuno) Io penso Darsch che IO sono "Dio" di me stesso! Nel senso che una volta messo alla luce, non c'è nessuna entità superiore che può decidere della mia esistenza..
Non abbiamo forse "per grazia di Dio" la ragione e la facoltà di prendere decisioni?! allora se Dio avesse volutotoglierci la libertà di decidere della mia vita.. forse forse nel suo "progetto" non ci sarebbe stato il fatto di fornirci di intelletto pensante.. o no?
purtroppo penso che finchè avremo "in casa" il Papa e la Chiesa... certe cose non cambieranno mai..

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