Le stanze sono vuote, e non trovando indizi interessanti, decidiamo su consiglio di Baal di salire al piano superiore, utilizzando la scalinata centrale. Facciamo rumore, e sentiamo dei passi al piano di sopra. In cima alle scale appare un uomo in armatura nera, che ci chiede chi siamo. Sembra che stia guadagnando tempo, e i miei compagni, in fila sulla scalinata, glielo concedono con risposte evasive.
Riesco a sentire il tipico rumore di orazioni provenienti dal piano superiore, accompagnate dallo sferragliare di armature... Cerco di bloccare l'uomo con un incantesimo, mi sembra di esserci riuscito, ma Sir Kudru non lo attacca immediatamente, e il nemico e pronto per le sue mosse, seppure dopo aver subito gli attacchi tardivi di Kudru...
Tra l'altro dietro i tre sembra esserci anche un chierico, che lancia incantesimi di guarigione.
Ben presto ci ritroviamo in fase di stallo: davanti a noi, in fila su una scala, ci sono due guerrieri e dietro di loro l'uomo in armatura nera, le due porte della stanza sono chiuse, e nella stanza il capo crea una nube tossica...
La situazione precipita, e in pochi secondi ci ritroviamo in balia del nemico. Scardino una delle due porte, dopo che Baal ha dissolto gli incantesimi che le bloccavano, e mi catapulto nel corridoio, ma trovo due maghi a sbarrarmi la strada, davanti ai quali arriva in quel momento anche un guerriero, che si mette tra loro e me, proprio al centro della T formata dai corridoi... Siamo circondati e l'unica soluzione mi pare quella di sfondare per risalire tramite le scale sull'ala opposta.
Trainor e messo male, ma insieme a Kudru non fa avvicinare ulteriormente i due maghi. Prendo per il corridoio, che sembra tranquillo, e vedo che mi seguono Kudru, Trainor, Tulkas e Gingle. Gli ultimi due hanno sofferto i danni della nube tossica, e Tulkas sembra molto affaticato.
Manca all'appello Baal, Kudru mi dice che e rimasto nello stanzone a cercare un passaggio segreto per tornare ai cunicoli da cui siamo venuti, ma si e ritrovato ben presto circondato da 7-8 uomini...
De profundis clamavi...