doc Porco Rosso sfrattato dalle sale cinematografiche italiane
_ scritto il 14.11.2010 alle ore 13:12 _ 4945 letture
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La storia si ripete. Com'è già successo praticamente con tutti i film di Miyazaki, e come succede in generale per ogni film o cartone d'autore - di quelli, per intenderci, con gli attributi quadrati - ci ritroviamo con una distribuzione ridicola e assolutamente inadatta alla portata dell'opera. Poche sale, quasi tutte di livello più basso rispetto a quelle dei cinema di serie A e dei multi-sala, e come se non bastasse anche poco tempo per organizzarsi, visto che generalmente i film di questo tipo rimangono per 1 o 2 settimane al massimo.

Ma perché? E' molto semplice: perché ormai prendono solo i film destinati alle grandi masse, quelli capaci di generare grossi introiti in modo sicuro. E anche perché viviamo in un paese che non valorizza più la cultura quanto dovrebbe (basta accendere la televisione nelle ore "popolari"...). E allora ecco che non si guarda più al valore artistico dell'opera quando si decide in quali e quanti cinema distribuirlo. Non importa più se l'autore è un gigante dell'animazione come Miyazaki o Sylvain Chomet (anche il suo recente "L'Illusionista" ha subito il medesimo trattamento), conta solo il guadagno che il film è in grado di portare.

Così succederà che la gente, piuttosto che essere costretta a infognarsi in un cinema al centro di Roma, in mezzo a stradine larghe 1 metro e mezzo e con il parcheggio più vicino a 3 Km., preferirà non andarci proprio, ma aspettare magari l'uscita in home video. E gli incassi del film in Italia mostreranno un dato che non è veritiero, perché in realtà noi abbiamo tanta voglia di andare a vedere Porco Rosso sul grande schermo. E se la pellicola in Italia guadagnerà pochi Euro, chi ce lo dice che il prossimo capolavoro d'animazione arriverà qui da noi? Chi glielo fa fare, se poi tanto non ci va nessuno?

Vi lascio con le considerazioni dello Studio Ghibli Italia.


Studio Ghibli Italia in una nota ufficiale su Facebook

Cari tutti, intanto grazie (davvero, e senza retorica) per tutti i vostri commenti.

Sono per noi preziosissimi: da una parte ci danno un po' di forza nei confronti di chi in questo tipo di cinema crede poco, dall'altra la possibilità di raccontarvi alcune cose rispetto alla distribuzione.

Senza volerla fare troppo lunga, oggi il mercato cinematografico in generale non se la passa benissimo. E' sempre più difficile riuscire ad imporre prodotti che non siano destinati, commercialmente parlando, alla grande massa. Questo non riguarda soltanto i film dello Studio Ghibli, ma i film d'autore in generale.

Le ragioni sono fondamentalmente due: da una parte viviamo in un Paese che applica davvero poco una politica di valorizzazione della cultura, dall'altra i budget di cui questi film possono godere non sono nemmeno minimamente paragonabili a quelli delle grandi produzioni. Se a questo aggiungiamo che Porco Rosso è un film di quasi vent'anni fa, potete capire quante difficoltà si possono avere quando si cerca di diffonderlo nei cinema.

In termini molto semplici, e quindi invetabilmente riduttivi, la distribuzione funziona così: il distributore offre agli esercenti (i proprietari dei cinema) il proprio film. E lo fa attraverso una campagna pubblicitaria e di informazione che segue sia canali interni, sia canali esterni (ovvero la pubblicità). Gli esercenti, però, scelgono inevitabilmente i film che garantiscono un incasso maggiore, e questo a maggior ragione in provincia, dove la risposta di pubblico sui film d'autore è sempre, sempre, meno forte. Vi facciamo un esempio che è oggi su tutti i giornali e che nulla a che vedere con Ghibli: Noi credevamo, il film di Mario Martone (in concorso a Venezia, pubblicità ovunque, stampa eccellente, attori conosciuti) uscirà venerdì in 30 cinema italiani. Tornando a Porco Rosso, i cinema sono 48 e purtroppo, è vero, Sardegna, Puglia e Calabria sono al momento assenti. Purtroppo a oggi nessun esercente di queste regioni si è reso disponibile alla programmazione.

Stiamo facendo del nostro meglio per cercare di cambiare la situazione nei giorni e nelle settimane a venire (non tutti i film escono in tutte le città in prima battuta).

Vi terremo informati su tutto, per cui non esitate a chiedere! Il confronto sulle cose è sempre fonte di miglioramento.

Darsch
_ chiavi di lettura:cinema, film, cartoni, animazione, cultura, miyazaki

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_ Commento di albyok _ profilo homepage
_ scritto il 14.11.2010 alle ore 14:08
Che schifo. Queste son le cose che mi mandano in bestia. L'appiattimento totale della cultura per i soldi. Per dei pezzi di carta. Della carta scambiata con l'arte. Verde contro rosso. Morte contro vita.

Voglio solo aggiungere di non scordarci che sono PERSONE che fanno queste scelte. Ci vorrebbe qualcuno con le palle. Qualcuno che fosse in grado di sbattersene dei guadagni e che dica "Mi va che le persone possano vedere questo capolavoro". Ci vorrebbe.
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 14.11.2010 alle ore 14:10
Già, esattamente. Comunque non me l'aspettavo sinceramente, in fondo Totoro l'hanno trattato leggermente meglio (io l'ho visto in uno dei multi-sala più grandi di Roma), sebbene sia rimasto in sala solo per 10 giorni.
_ Commento di LuPoN _ profilo homepage
_ scritto il 14.11.2010 alle ore 14:17
E' un grandissimo peccato, uno schifo, ed è anche per questo che odio il cinema italiano!
Ora più che mai che ci accingiamo a Natale... per fare posto (ed aggiudicare una fetta più sostanziosa di soldi) ai nostri tipici cinepanettoni, film non d'autore ma altrettanto interessanti come "I Viaggi di Gulliver" con Jack Black ce li troviamo slittati a fine Febbraio! quando in quasi tutto il mondo esce sotto Natale!
Ste cose mi mandano in bestia.. Porco Rosso lo volevo vedere ma o ti vai ad infrattare per Roma in Cinema poco curati o t'attacchi.. e sta cosa non mi va proprio giù -.-
_ Commento di Zandalus _ profilo
_ scritto il 14.11.2010 alle ore 16:01
Che schifo...

@Lupon Come al solito, ogni hanno sti cacchio di cinepanettoni fanno slittare film di un certo calibro in avanti -.-
Come Avatar, che siamo stati l'ultima nazione ad averlo nei cinema...
_ Commento di Lyserjik _ profilo homepage
_ scritto il 14.11.2010 alle ore 18:54
E pensare che ieri sera sono stato all'UCI di Napoli (Casoria, in realtà) e lo davano ma ero l'unico a volerlo vedere. In compenso abbiamo visto un noiosissimo, banale e scontato "E Stanno Tutti Bene" con Robert De Niro, film che sconsiglio vivamente a TUTTI, a meno che non siate pagati per vederlo.
Porco Rosso, invece, conto di comprarlo presto in dvd o raggioblu. Alla faccia della distribuzione che, per quanto mi riguarda, può anche andarsi a ritirare in un anfratto buio e infilarsi con la testa sotto le gambe.
_ Commento di Kranish _ profilo
_ scritto il 14.11.2010 alle ore 23:04
Darsch, guarda purtroppo non ho tempo ma avrei voluto scrivere tre articoli sul mio blog, uno era proprio su Porco rosso, bene o male avrei detto quello che hai scritto tu!

Ma aggiungo una ovvietà disarmante che per me è il punto fondamentale, comè possibile che alla gente possa piacere una cosa come i cinepanettoni?

Sono tutti uguali.... usano tutti la stessa metodica comica e se il primo poteva essere divertente, ora sono solo noiosi!

Perchè la gente non prova un pò a evitare di farsi imboccare il film e non inizia a scegliere per conto proprio senza farsi influenzare dalla pubblicità o dalle masse?
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 15.11.2010 alle ore 10:49
@LuPoN, @Zandalus, @Kranish - non parlatemi dei cinepanettoni, che rischio di tramutare il blog in un distributore automatico di imprecazioni... -_-'

@Lyserjik - urca, vallo a vedere al cinema tu che puoi, se puoi! ^_^
Comunque ormai anche io mi sono rassegnato e in questi casi aspetto la versione raggioblu... d'altronde c'è poco da fare...

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