_ scritto il 06.11.2010 alle ore 15:07 _
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Le ultime vicende che hanno visto coinvolto il nostro Presidente del Consiglio mi hanno fatto riflettere, ancora una volta, sul potere che hanno i media di indirizzare l'attenzione verso aspetti che normalmente si reputerebbero marginali e che invece finiscono incredibilmente per diventare l'unico argomento di discussione su una determinata vicenda. Dico "incredibilmente" perché stento a credere che la capacità di discernimento e di riflessione di una persona possa essere sovraccaricata e infine oscurata con così tanta facilità. Ma tant'è, la situazione è questa. Basta qualche manciata ben calibrata di titoli di giornale - "Caccia all'harem di Silvio", "Altri veleni sul Cavaliere, in arrivo un sexy scandalo", "Elogio del bunga bunga", "Un'altra ragazzina per infangare Silvio" - per focalizzare automaticamente l'interesse del paese sul festino in sé.
Come se il problema fosse il fatto che Berlusconi organizzi feste e festini. Sappiamo benissimo invece che non è così. Il Premier può organizzare tutte le feste che vuole, e fa anche bene a divertirsi ogni tanto, visto che senz'altro ricopre una carica molto impegnativa e stressante, e ha il sacrosanto diritto di rilassarsi come cavolo gli pare. Il nocciolo della questione, che spesso viene (volutamente?) dimenticato, è che qualora nel corso di queste feste dovessero essere commessi reati, o comunque atti che, se fossero resi pubblici, il Presidente non saprebbe giustificare, oltre alla naturale conclusione di avere alla guida del paese un uomo che fa certe cose, quello che più conta per noi popolo italiano è che quest'ultimo automaticamente diventerebbe
ricattabile. E converrete con me che un Presidente del Consiglio dei Ministri ricattabile non è una gran cosa; il ricattatore avrebbe facoltà di limitare la libertà del ricattato, costringendolo a fare cose che normalmente non farebbe.
La cosa curiosa, tornando alla vincenda, non è il Bunga Bunga con cui ci stanno letteralmente smerigliando gli zebedei. La cosa curiosa è che il Presidente del Consiglio sia intervenuto personalmente in occasione del fermo per furto di una ragazza marocchina (minorenne) nella Questura di Milano, deviando il normale iter che andrebbe applicato in questi casi, dopo aver presumibilmente ricevuto una richiesta di aiuto da parte della stessa ragazza o di un'amica. Stava facendo un semplice favore a un'amica o c'era pericolo che Ruby, una volta entrata in contatto con la Polizia, avrebbe potuto raccontare qualcosa di "scomodo"?
[...]"Essendo stata identificata la minore, avendo dato la stessa il consenso conoscendo la Minetti, si procedeva ad affidare la minore d'intesa con l'autorità giudiziaria". Questo è il rapporto che la questura di Milano fa al Viminale mentendo sul proprio operato dopo avere mentito alla procura dei minori, dopo che Berlusconi aveva mentito alla questura.
Pensate che groviglio di menzogne, di falsi che vengono commessi in istituzioni come la questura di Milano trasformata in un bazar mediorientale perché bisogna sempre coprire la menzogna precedente. "Essendo stata identificata la minore" non è vero, non è stata identificata, "si procedeva ad affidarla d'intesa con l'autorità giudiziaria" il pm dei minori Fiorillo sono due giorni che dice "d'intesa cosa? Ma quale intesa? Mi hanno presa in giro, mi hanno detto che l'avevano identificata, hanno detto che era la nipote di Mubarack e che si sapeva tutto di lei, ma non si sapeva niente. Ho detto tenetela lì, oppure mandatela in comunità, mi hanno risposto che non ci sono posti in comunità" Oggi il Corriere della Sera rivela che quella sera c'erano quattro comunità con posti disponibili, ma non sono state chiamate perché bisognava eseguire l'ordine del presidente del Consiglio.
Voi capite che quando il presidente del Consiglio, mentendo, costringe la Polizia a violare la legge, allora qui il bunga bunga sta proprio fuori dalla porta, il sesso non c'entra nulla, le abitudini sessuali e i costumi sentimentali del presidente del Consiglio non c'entrano nulla. Qui si sta parlando di tutt'altro.
Qui il problema non è quello che è successo a casa di Berlusconi, è quello che è successo in questura a causa di quello che succede a casa di Silvio Berlusconi.[...]
Vabbeh, ma tanto "c'è di peggio", no? ...
ma parlassero dei VERI problemi dell'Italia, e rompessero i coglioni al Berlusca su quei problemi!
Sticazzi se si fa i festini e/o aiuta belle ragazze!