Quello che segue è tratto da diari e appunti degli altri partecipanti alla sessione gdr.
Dagli appunti di viaggio di Leonid
Non ci curiamo troppo di investigare su cosa stesse avvenendo nel picco, e visto che la pozza di sangue inizia a ribollire e il terreno sotto i nostri piedi a tremare, decidiamo di allontanarci in fretta.
Torniamo nel cunicolo aperto dalle formiche, recuperiamo i Kender liberati e usciamo alla luce del sole, che nel frattempo è sorto.
Lungo la strada per Kendermore, mentre Kerra continua a parlare senza fermarsi un attimo, non riesco a sentirmi soddisfatto per il compimento di una missione che non ci dice nulla riguardo il nostro destino.
Arrivati alle porte di Kendermore decidiamo di aspettare che i Kender siano pronti per il viaggio, ci riposiamo quindi nell'edificio custodito da Deuce, e mi occupo un po' di Gingle, Kudru e Trainor, i piů acciaccati del gruppo (ma anche quelli che si sono comportati in maniera piů eroica, altro che quel vigliacco di Baal!), e il pomeriggio seguente ci mettiamo in marcia verso gli Oracoli, seguiti da Eliayes e i trenta Kender in fuga dalla città. Il percorso è allietato dal solito caldo asfissiante che ci rallenta; come se non bastasse la terra continua a tremare, finché il vulcano non decide che è ora di risvegliarsi, probabilmente sollecitato dall'interruzione del rituale dell'ogre magi Grigolthan e della progenie di drago Sindra. Si balla di nuovo, stavolta per evitare lapilli e pietre scagliate a grande distanza dall'eruzione. Un paio di kender perdono la vita, e la fuliggine ci impedisce di fermarci a riposare. Continuiamo così per l'oasi degli Oracoli, che raggiungiamo a notte inoltrata.
Gli oracoli si presentano al nostro cospetto soltanto per "ritirare" l'oggetto della missione - lo scettro dell'ogre, e non hanno alcun interesse a fare luce sulla nostra missione, a meno di altri "pegni", che, vista l'utilità delle risposte, decidiamo di non concedere.
Rimaniamo nell'oasi per un giorno e mezzo, riuscendo in questo lasso di tempo a raccogliere agrumi per una razione di cibo a testa.
Si avvicina il momento della partenza, e affrontiamo la decisione relativa alla nostra prossima tappa. Le alternative sono due: Port Balifor, dove sono diretti i kender, oppure Floatsam, città meno lontana dal punto in cui ci troviamo. Non abbiamo praticamente alcun motivo che ci lasci prediligere una destinazione all'altra, così, quasi tirando a sorte, decidiamo di andare a Floatsam in cerca di nuove illuminazioni per il nostro cammino. Eliayes invece, accompagnerà i kender a Port Balifor. E' ora dei saluti quindi. L'elfa ci da' una razione di cibo a testa e tutti si incamminano per la propria strada. Durante il viaggio, delle sagome a cavallo sembrano intravedersi nella fuliggine che ancora riempie l'aria. Sembra trattarsi di cinque cavalieri oscuri...