In un interessante articolo pubblicato su
Newsweek, il critico cinematografico, nonché premio Pulitzer, Roger Ebert ha stilato un elenco di motivazioni che lo hanno portato a non vedere di buon occhio la tecnologia 3D applicata al cinema. Dato che reputo interessanti alcune sue considerazioni, vi invito a commentarle insieme a me.
1. Si perde una dimensione. Un film in 2D nella nostra mente è già rappresentato con la prospettiva, quindi in 3D. Aggiungere una dimensione in modo artificiale rende l'illusione meno convincente.
Concordo. Non so se è capitato anche a voi, ma la prima impressione che ho avuto dalla visione di un film in 3D è che mi stessero privando di qualcosa di indefinito, aleatorio. E paradossalmente è proprio la prospettiva forzatamente in 3D che ci fa perdere la libertà di immergerci nel film in maniera
personale. Superfluo per alcune tipologie, addirittura dannoso per altre (come vedremo in seguito).
2. Non si aggiunge nulla all'esperienza. I grandi capolavori del cinema sono legati alla nostra immaginazione, non hanno bisogno del 3D.
Concordo a grandi linee. Diciamo che in fondo è vero: del 3D se ne può benissimo fare a meno senza intaccare minimamente l'esperienza cinematografica. E' innegabile, tuttavia, che per alcuni generi le tre dimensioni sono in grado di offrire un valore aggiunto discretamente apprezzabile (film con forte presenza di effetti speciali o cartoni animati in computer grafica, per esempio). Io, a costo di ripetermi, continuo a dire che per quanto mi riguarda è quasi totalmente
superfluo, ma ogni persona ha un grado di immedesimazione diverso dall'altra e posso capire che in questo senso il 3D aiuti.
3. Il 3D può distrarre e toglie al regista la capacità di dirigere l'attenzione tramite la messa a fuoco.
Totalmente d'accordo. Bisogna innanzi tutto fare una importante distinzione: ci sono film
pensati per il 3D e film
convertiti in 3D. I secondi sono assolutamente da evitare, perché di fatto si riducono alla mera
separazione dei piani visivi su diversi livelli di profondità, col risultato che ciascun piano rimane in due dimensioni. L'effetto è davvero pessimo e invece di aggiungere valore finisce per distruggere l'esperienza.
Se invece parliamo di un film concepito e girato in stereoscopia (come Avatar, per esempio) il discorso cambia radicalmente. La scena è effettivamente percepita tridimensionalmente, non è più un'accozzaglia di piani bidimensionali messi in sequenza. Il problema però in questo caso è un altro: quando è tutto tridimensionale, l'attenzione dello spettatore non è più facilmente
indirizzabile, e quindi si perdono quasi completamente tutti quegli
accorgimenti che il regista adotta per far risaltare maggiormente alcune zone della scena (
cambi di messa a fuoco,
giochi tra primo piano e sfondo, e in generale tutte le più diffuse tecniche di ripresa che contribuiscono a rendere apprezzabile il lavoro di chi siede dietro la macchina da presa).
4. Può far venire nausea e mal di testa. Pare che il 15% degli spettatori soffrano di mal di testa e affaticamente degli occhi durante la visione di film in 3D.
Anche a me ha dato un po' fastidio, soprattutto perché la corretta messa a fuoco è spesso legata alla
qualità della pellicola e, soprattutto, degli occhiali. Quando ho visto Avatar per esempio c'era qualcosa che non andava, i vari elementi erano spesso un po' sfocati, e al termine della proiezione anche io avevo un po' di mal di testa. Ad ogni modo suppongo che sia questione di abitudine (oltre che di qualità di realizzazione e proiezione).
5. Le immagini sono più scure.
Non saprei. Sinceramente non ricordo una luminosità particolarmente bassa nei film in 3D che ho visto, ma così a occhio mi verrebbe da dire che un po' di luce viene comunque assorbita dagli occhiali polarizzati. E in ogni caso suppongo dipenda anche dalla sala e dal sistema di proiezione.
6. Il mercato spinge fortemente per vendere i nuovi proiettori digitali.
Addirittura, nonostante nella maggior parte delle sale di proiezione ci sia spazio a sufficienza per installare entrambe le tipologie di proiettore (analogico e digitale), i gestori vengono incoraggiati ad
abbandonare completamente la vecchia tecnologia. Insomma: un po' della solita (mal)sana speculazione che accompagna da sempre ogni consistente cambio di tecnologia.
7. Aumento esagerato del prezzo del biglietto.
Concordo. 10 e passa Euro per vedere un film con un paio di scomodi occhiali e qualche forma
pseudo-3D che ti esce dallo schermo non valgono assolutamente la pena, tranne rarissimi casi (almeno per il momento). C'è da fare inoltre una considerazione: le sale abilitate alla proiezione in 3D utilizzano il medesimo proiettore anche per le pellicole in 2D. Il passaggio ai nuovi proiettori, quindi, dovrebbe essere considerato come un
normale aggiornamento dell'impianto della sala e non dovrebbe gravare di un solo centesimo sul prezzo del biglietto.
8. Il 3D non è per tutti.
Verissimo! Un film in 3D va prima di tutto pensato e realizzato in quell'ottica,
non tutti sono in grado di farlo. Aggiungerlo in post-produzione ha il duplice effetto di ammazzare la pellicola e prendere per i fondelli il pubblico che,
incoraggiato e martellato dalla pressante pubblicità, si trova invece ad andare a vedere un film scadente. Cameron ha speso 250 milioni di dollari progettando da zero il suo Avatar per la visione in tre dimensioni e si vede, c'è poco da fare! Mentre se provate a vedere Alice di Tim Burton in 3D avrete un eccellente esempio di quello che intendo per "forzatura".
9. Ogni volta che Hollywood si è sentita minacciata, ha ricorso alle nuove tencologie: suono, colore, widescreen, cinerama, 3D, suono multicanale, e ora nuovamente il 3D.
Concordo anche qui. Con l'avvento dei televisori ad alta definizione, degli impianti audio multicanale e del Blu-Ray,
la differenza tra la sala e il nostro salotto si sta assottigliando molto velocemente. Ecco perché stanno spingendo così tanto sul 3D: per creare
qualcosa di unico che possiamo trovare solo al cinema. Stanno cercando di convincerci che un film ormai è godibile esclusivamente in tre dimensioni, e che il 2D è ormai obsoleto. Mi dispiace per loro, non solo sarà molto difficile infinocchiarci, ma stanno iniziando a comparire sul mercato i primi televisori con supporto al 3D.
Credo che debbano puntare su qualcos'altro, ad esempio l'
IMAX (quello vero però, non quelle sale pseudo-IMAX che si vedono in giro oggi), o un aumento di fotogrammi proiettati al secondo per rendere il tutto più fluido e stabile (un film a
48 fps è enormemente migliore di quelli attualmente proiettati a 24). Qualcosa, insomma, che
migliori sul serio l'esperienza in sala invece di peggiorarla.
Non sono personalmente contro il 3D per partito preso, ma quello che vedo oggi è solo una gigantesca operazione di marketing per venderci l'aria fritta convincendoci del contrario. Voi che ne pensate?
Concordo. Dopo un anno di lezione di storia del cinema posso capire bene quello che intendono. Ci sono certi film che ne hanno un assoluto bisogno (delle messe a fuoco) e sinceramente preferisco vedere un film girato da un bravo regista (es bastardi senza gloria) piuttosto che altri film in 3D che a livello di contenuti formali sono "piatti" nonostante il 3D :D
4. Può far venire nausea e mal di testa. Pare che il 15% degli spettatori soffrano di mal di testa e affaticamente degli occhi durante la visione di film in 3D
Io non soffro di quelle cose ma... Ho gli occhiali!!! Devo indossare gli occhiali 3D sopra i miei e ogni volta ho un riflessino nella parte bassa delle lenti. Insomma oltre che scomodo è fastidioso >_<