_ scritto il 01.06.2010 alle ore 23:13 _
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Credo che non avrei potuto seguire più alla lettera il detto "meglio tardi che mai": sono andato a vedere Iron Man 2 l'ultimo giorno all'ultimo spettacolo in programmazione a Roma.
Mettiamo subito le cose bene in chiaro: non mi è piaciuto un gran che. Per carità, è fatto bene, effetti speciali spettacolari come c'era da aspettarsi (molto bello il montaggio al Gran Premio), in definitiva un film godibile dal punto di vista del mero intrattenimento. Inoltre ho trovato l'antagonista davvero molto convincente: la performance di
Mickey Rourke è infatti semplicemente fantastica (questo attore più invecchia più diventa bravo), sebbene la sua sotto-trama sia quanto di più scontato ci possa essere. Gradevole, ma piuttosto banale, la piccola "crisi di mezza età del supereroe" che affligge Tony Stark (solitamente bisogna aspettare il terzo o quarto episodio) e il parallelismo con un altro personaggio della saga (e relativa organizzazione) che ricorderà bene chi ha atteso la fine dei titoli di coda di
Iron Man.
Ma...Purtroppo l'ho trovato troppo pomposo, eccessivamente americanizzato. In alcune scene sembrava di vedere lo spettacolino di apertura messo in piedi da Apollo Creed in occasione del suo scontro con Ivan Drago in Rocky IV, solo che quello era volutamente coreografico e provocatorio, mentre Tony Stark è stato dipinto come un autentico imbecille con uno spirito esageratamente orientato all'
esibizionismo.
Un esempio su tutti:
Spoiler
la scena della sua festa. Un po' esasperato il suo comportamento da alticcio, anche se in generale poteva essere compatibile con il suo profilo goliardico, ma ho trovato ridicola la lotta col suo amico Rhodey che per fermarlo gli ruba un'armatura.
Esagerate o poco plausibili anche alcune trovate tecniche/tecnologiche, il cui massimo esponente è sicuramente:
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il fantomatico "acceleratore prismatico" che Tony riesce a costruire letteralmente dalle macerie e dai più reconditi meandri della sua casa (roba da far impallidire "il Laboratorio di Dexter"), e che, una volta puntato su una sorta di "accumulatore", gli permette di creare niente meno che un nuovo elemento chimico. Con tanto di voce a conferma dell'incredibile scoperta: "complimenti Tony, hai creato un nuovo elemento". Mah.
Sottile inoltre è il confine tra l'appassionante e il noioso nelle scene finali di azione corale: in generale sono realizzate molto bene, ma a volte ho avuto l'impressione che si spingesse eccessivamente sull'acceleratore.
In definitiva mi aspettavo di meglio, soprattutto perché avevano tra le mani del materiale dalle potenzialità tutto sommato elevate, specialmente considerando la caratura degli attori coinvolti. Peccato. Speriamo nel prossimo episodio. A proposito: siete rimasti anche stavolta fino alla fine dei titoli di coda, vero? No? Beh posso anticiparvi che ci sarà un certo
martello...
PS - un sentito ringraziamento a chi ha scelto i vestiti di
Scarlett Johansson: quando c'era lei sullo schermo il film guadagnava automaticamente un punto e mezzo in più.