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_ scritto il 24.04.2010 alle ore 12:26 _ 6123 letture
Bellissimo spot sulla sicurezza stradale che è diventato un vero e proprio fenomeno su Internet, con più di 1 milione di visite in meno di due settimane dalla messa online. Spero che molte emittenti ne acquistino i diritti, anche perché non possono certo accampare la scusa che utilizza immagini violente. Devo dire che a me ha quasi commosso.
Per ulteriori informazioni vi rimando ai link citati nel box della descrizione del video direttamente su Youtube.
Comunque vorrei capire perché in Italia la pubblicità più diretta sulla sicurezza stradale che abbiamo è quella che ritrae un paio di calciatori costretti a leggere (malamente) una frasetta insulsa mentre dietro di loro passano immagini pseudo-metaforiche e vagamente sfocate, e in Inghilterra invece, per fare un esempio, i ragazzi che fanno scuola guida vedono queste:
Cos'è, i nostri poveri ragazzi verrebbero traviati? Poverini, mica li si può angosciare così... ma andate a quel paese. Io lo passerei quotidianamente sulle TV nazionali.
_ Commento di LuPoN _
_ scritto il 24.04.2010 alle ore 12:51
Idem.. concordo a pieno! Anzi.. ci aggiungerei anche le pubblicità dell'est e nord europeo..
_ Commento di Kranish _
_ scritto il 26.04.2010 alle ore 09:48
Allora,
argomento interessante ma non potevo trattarlo ieri perchè il mio cervello era in fase post sabato...
Io sono uno di quelli che sostiene che le così dette pubblicità "progresso" dovrebbero essere molto dirette, molto chiare e molto semplici, dovrebbero fornire un'informazione immediata e palese di quali sono le conseguenze di determinate azioni.
Quando abbiamo a che fare con un video come Embrace Life è facile che stiamo a discutere di come l'opera sia originale "e lo è" di come sia artistica "e lo è" o di come sia fortemente emotiva "e lo è" ma non stiamo a parlare del messaggio che trasmette, perchè in qualche modo passa in secondo piano.
Avere video come quello credo funzioni perchè diventano popolari ma poi?
Poi non se ne parla nei termini giusti e si perde l'obbiettivo del messaggio pubblicitario.
Come hai gia detto Darsch, in italia i video del secondo tipo non vengono fatti vedere, perchè in qualche modo danno fastidio, la violenza e il sangue, la morte e la sofferenza li si possono far vedere tranquillamente in un film ma non si possono far vedere in una pubblicità "educativa".
Ma allora che differenza c'è tra far vedere un morto in una pubblicità di quel tipo e in un film?
Io credo semplicemente che il film o un telefilm viene associato direttamente alla finzione, quindi se vedi un'incidente in uno di questi sceneggiati la nostra mente non li prende per veri...
oppure questa è la scusa per giustificarsi?
Mi spiego meglio.
In un film è possibile far vedere scene violente e la stessa cosa accade in molti telefilm, magari vengono trasmessi dopo le 20.00 di sera per evitare che i più piccoli guardino determinate scene da soli, ma per le pubblicità "educative" questo non accade.
Io ritengo che sia molto più facile credere che determinate cose siano mera finzione, ci si vuole illudere che le persone non soffrono e non muoiono, si vuole credere che alcune cose accadono solo nei film...
Molto spesso è difficile fare i conti con la realtà, far vedere determinate scene urta troppo gli animi sensibili e li fa mettere a confronto con la propria coscienza, nei più magari gli crea nausea, tensione nervosa e li spaventa.
Perché alla fine le pubblicità "nude e crude" spaventano, ma secondo voi perché non mettiamo mai le mani tra le fiamme?
Perché da piccoli almeno una volta ci siamo scottati.
_ Commento di LuPoN _
_ scritto il 26.04.2010 alle ore 10:30
Vedi Kranish.. nelle pubblicità è lecito mostrare tette e culi, popoli di altri continenti sofferenti, bambini sofferenti, ma non una nostra e vicina realtà violenta...
Poi, qualsiasi manifestazione di tette&culi, violenza che non sia associata a telefilm, film, telegiornali e giornali blasonati viene fortemente demonizzata..
Perchè questo? perchè viviamo in un regime di ignoranza mediatica, dove solamente chi trasmette può prendersi il lusso di mostrare ciò che gli pare, ed altri tipi di libertà di espressione (a 360 gradi) sono "IL MALE"
Un'esempio lampante sono sempre stati in Italia i videogames.. perchè sarebbero "il male", vengono etichettati violenti, ineducativi e via dicendo, quando le stesse cose e forse anche peggio le vedi in TV e li sono "normali"?
E' una sottile linea cieca.. che a me sinceramente non piace per niente.. e mi fa odiare il modo gretto ed ignorante di pensare della maggior parte degli italiani che, anche se offensivo, sarebbero da paragonare più ad un gregge pecore che a persone..
_ Commento di Kranish _
_ scritto il 26.04.2010 alle ore 11:36
Beh sono pienamente d'accordo con te, soprattutto sull'informazione che viene divulgata dalla televisione che a mio modo di vedere è la piu diffusa ma anche la più controllata, ovviamente poi chi controlla le televisioni non è parziale, cerca sempre un guadagno, un riscontro e questo sarebbe lecito su una televisione privata in quanto tale dovrebbe essere libera di trasmettere ciò che vuole ma la RAI è pubblica, pagata da noi e in quanto tale dovrebbe seguire anche altre logiche.
Tette e culi io non li disprezzo per niente, un mondo senza non avrebbe ragione di esistere, ma sono solo parti della donna che è bella per i suoi molteplici aspetti che vanno oltre il solo aspetto fisico, eppure in tv le vediamo solo per -meri aspetti.
D'altro canto è più facile demonizzare le informazioni che non si possono controllare e manipolare, guardate le leggi sull' imbavagliamento di internet che sono proposta di legge del pdl negli anni scorsi...
Io sono a favore di un'informazione più libera, chiara e decisa.
Io e voi, dobbiamo essere liberi di dire ciò che ci pare e con i modi che ci sono più affini e gli altri devono avere la medesima libertà di risposta.
Se ci si preoccupa di più della forma del messaggio e non del contenuto allora si parte già con il piede sbagliato, se si decide di mostrare solo la faccia bella della moneta per paura che la visione della brutta faccia spaventi...
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Cos'è, i nostri poveri ragazzi verrebbero traviati? Poverini, mica li si può angosciare così... ma andate a quel paese.
Io lo passerei quotidianamente sulle TV nazionali.