_ scritto il 30.03.2010 alle ore 10:51 _
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A leggere con occhio critico i risultati di queste elezioni regionali si possono fare diverse considerazioni.
La prima è che, a ben vedere, Mr. B. ha perso un discreto ammontare di voti un po' dappertutto, che era poi la cosa principale che si auguravano tutti quelli che, in questi anni, hanno mantenuto sufficiente lucidità mentale da rendersi conto delle immonde porcate che sta combinando a favore dei suoi personali comodi (che hanno recentemente raggiunto livelli tali da iscrivere automaticamente coloro che non se ne accorgono nel registro dei tele-lobotomizzati). Quindi personalmente posso ritenermi un pelino meno sconfortato nel rendermi conto che le elezioni non sono state vinte, a ben guardare, da puri berlusconiani DOC.
Il dato più preoccupante, secondo me, è che, come risultato generale e osservando la vicinanza al PdL in Lombardia e Piemonte, e la vittoria schiacciante in Veneto, a nord la Lega abbia trionfato. Non che la cosa mi stupisca eccessivamente, ma a me l'idea che tanta gente la pensi come loro e li voti, mi dà un po' i brividi. Considerando poi l'aspetto dei conflitti interni al PdL che sicuramente verranno fuori tra non molto, non c'è da stare propriamente tranquilli - mettete in un bel calderone le urgenze di Berlusconi per sistemare i suoi processi, il blocco rappresentato dai finiani che non gliene danno quasi nessuna vinta e la fermezza delle idee di Bossi, soprattutto in materia di riforme e federalismo, mescolate ben bene e servite a temperatura ambiente.
Per il resto queste Regionali hanno sottolineato ancora una volta la scarsa incisività e la modestia del centro-sinistra, che in alcuni casi sembrava lì perché "tanto ci devo stare, ma non è che mi vada moltissimo". Ad eccezione dell'Italia dei Valori (che può ritenersi più che soddisfatta dal risultato ottenuto e che a conti fatti sembra l'unica a fare vera opposizione da qualche tempo a questa parte), su questo fronte ho visto davvero tanta fuffa e pochissima voglia di informare il cittadino, di renderlo partecipe del programma che si vorrebbe attuare. E questo è male.
Un ottimo risultato l'hanno ottenuto le Liste a 5 Stelle di Grillo, se consideriamo che sono state totalmente snobbate dai media (in alcuni casi quasi oscurate).
E andiamo avanti... voi che dite?
C'è anche un altro dato che mi ha realmente impressionato: l'ammontare delle astensioni.
Comincia ad essere una percentuale talmente alta da dover essere tenuta in considerazione come spia di un - diciamo così - "malessere" generalizzato e sempre più diffuso.