Torno sull'argomento perché secondo me è di vitale importanza e rappresenta una delle più grandi piaghe di questo paese (insieme alla mentalità che vi si cela dietro). Vi cito un articolo scritto oggi su MenteCritica, ricco di spunti di riflessione e link ad approfondimenti. Il punto di vista è molto interessante, e sebbene con qualche aggiustatina, il sistema proposto, secondo me, è davvero uno dei pochi modi che abbiamo per tenere
sotto controllo l'evasione fiscale.
Articolo "Evasione Fiscale? Per Combatterla Ci Vorrebbe Davvero Poco" scritto su MenteCritica da doxaliber
Ho letto con interesse l'articolo sull'evasione fiscale scritto da Gasparre Serra per Mentecritica. I dati sull'evasione fiscale sono allarmanti e non può che destare scalpore la notizia che l'82% dell'intero gettito IRPEF grava sulle spalle dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Naturalmente il peso delle imposte non grava sui lavoratori dipendenti perché questi, a differenza di altri, sono più onesti ed hanno maggiore senso dello Stato ma dipende dal fatto che i redditi da lavoro dipendente sono interamente tracciabili e vengono dedotti alla fonte, togliendo al lavoratore ogni possibilità di elusione e/o evasione.
Lo status dei lavoratori dipendenti è, a mio modestissimo parere, l'uovo di colombo della lotta all'evasione fiscale: la tracciabilità. Il male, va da sé, è l'enorme giro di denaro contante che caratterizza gli scambi commerciali in Italia, credo in quantità maggiore rispetto ad altri paesi UE e non, dove i pagamenti elettronici hanno una maggiore diffusione. Anche nel libero commercio esistono, in effetti, settori merceologici ove l'evasione fiscale è pressoché inesistente o comunque ridotta al minimo, questo perché evadere il fisco è pressoché impossibile. Prendiamo ad esempio i distributori di benzina o i tabaccai.
I primi devono necessariamente registrare tutti i carichi e gli scarichi di benzina su un apposito registro, i valori devono necessariamente combaciare con la quantità di carburate presente nelle cisterne che, fatto salvo un minimo di tolleranza, deve necessariamente combaciare con i registri. I numeri di scarico sono registrati dalle pompe di benzina che hanno un contatore piombato che deve rimanere sempre integro. Rimane quindi un minimo margine relativo alla vendita di accessori e/o oli, anche se questi dovrebbero necessariamente essere acquistati dalla compagnia petrolifera che ha ceduto in gestione l'impianto di benzina.
Lo stesso più o meno avviene per i rivenditori di sigarette e lotterie, il carico avviene alla fonte e quindi è impossibile evadere, tutto è registrato perché lotterie e sigarette sono monopoli di stato. Molto più difficile invece sarebbe controllare una pizzeria, impossibile quantificare quante pizze vengono vendute ogni giorno ed anche la materia prima può essere in parte acquistata senza fattura rendendo difficile il calcolo del reale fatturato.
Da ciò si evince che l'evasione è tanto più possibile quanto più è difficile tracciare l'acquisto e la vendita di beni e servizi. Sarebbe quindi necessario introdurre un sistema in grado di tracciare, in maniera certa, tutte le transazioni.
La soluzione è ovvia: è necessario eliminare in maniera progressiva l'uso del denaro contante fino a ridurlo al minimo. Cominciando intanto con l'obbligare i liberi professionisti a farsi pagare ed a pagare qualsiasi acquisto con carte di credito, assegni o bonifici bancari provenienti da un conto corrente legato all'attività commerciale. La prestazione dentistica, il commercialista, l'avvocato, ma anche l'idraulico, il carrozziere, l'elettricista ed infine il pizzaiolo, dovrebbero essere tutti pagati con carta di credito, bancomat, assegno, bonifico, a loro volta loro dovrebbero pagare con transazione elettronica ogni acquisto di bene e servizio relativo all'attività. In questo modo l'evasione fiscale sarebbe quasi impossibile.
Immagino già eventuali contestazioni. Ad esempio, il libero professionista potrebbe comunque richiedere il pagamento in contanti e poi versare i soldi presso un conto corrente privato o di terzi. Ma per combattere questa pratica basterebbe applicare quei tipi di controllo che già adesso dovrebbero essere fatti e non si fanno: controlli incrociati sui beni immobili e non, nonché sui conti correnti personali per verificare transazioni sospette. Bisognerebbe inoltre rivedere la politica sulle deduzioni fiscali in modo da invogliare i clienti a richiedere regolare fattura. Infine, quando il sistema rileverà tutta la sua efficienza riducendo giocoforza l'evasione fiscale, si potrebbe iniziare una lenta politica di riduzione della pressione fiscale. Immagino la possibile obiezione relativa alle difficoltà di convincere gli anziani ad utilizzare sistemi di pagamento non cartacei.
In effetti gli anziani e le persone di mezza età potrebbero avere grosse difficoltà ad usare le carte di credito, ma a tal fine si potrebbero immaginare delle eccezioni per persone al di sopra di una certa età, senza dimenticare però che l'attuale governo ha pensato di donare un una tantum ai più poveri (ed ai più anziani) proprio attraverso una carta di credito ricaricabile e quindi non si è certamente posto questo problema.
Mi rendo conto che l'idea qui proposta è perfettibile e sicuramente non eliminerebbe del tutto l'evasione fiscale, tuttavia le resistenze incontrate da Bersani quando introdusse la, pur blanda, norma sulla tracciabilità dei pagamenti ed il fatto che, con gaudio di molti, questo provvedimento sia stato
immediatamente cassato dal Governo Berlusconi, sono a mio parere la dimostrazione più palese del fatto che tale sistema potrebbe davvero essere il miglior strumento per la lotta all'evasione fiscale. Tra l'altro la tracciabilità dei pagamenti potrebbe aiutare anche nella lotta alla corruzione (che costa agli italiani
cifre spaventose) e al riciclaggio di denaro sporco. Come al solito non credo sia una questione di mezzi quanto un problema di volontà.
Domanda: ma nei paesi in cui l'evasione è bassa o nulla, che politica e sistemi di controllo sono adottati?
Non credo che questo sia l'unico modo, di sicuro ha molti limiti e molte scappatoie.
Fateci scaricare anche lo scontrino del caffè al bar, vedete come saremo noi stesso a chiederlo al gestore... Fateci scaricare TUTTO (non siamo noi dipendenti gli evasori) e combatterete l'evasione.
Magari noi idealisti, facciamoci prima sempre la domanda: "ma qua si vuole veramente combattere l'evasione fiscale"?