_ scritto il 23.01.2010 alle ore 12:39 _
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Ultimamente sto vivendo un periodo di "pigrizia politica". Sarà che negli ultimi giorni ho la testa quasi interamente occupata dalla riorganizzazione del lavoro (sì, finalmente sono uscito dal meraviglioso mondo dei disoccupati, e sono entrato in quello, altrettanto meraviglioso sia chiaro, dei precari), sarà che vedo immancabilmente le stesse cose ripetersi ciclicamente, neanche fossimo tutti protagonisti di un'opera di Escher. Fatto sta che, pur rimanendo informato circa quello che succede intorno a me, non approfondisco più come facevo magari un mesetto fa. Ho una pila di giornali arretrati da leggere e quelli nuovi li sfoglio piuttosto svogliatamente. Uno stato di apatia, di quelli che ogni tanto ti prendono, soprattutto quando sei stufo marcio di leggere sempre le solite porcate e i soliti tentativi di "rovinare molti per il bene di pochi".
Per il momento quindi lascio parlare gli altri. Tenete sempre d'occhio il box Articoli consigliati nel menu sulla destra, perché lì segnalerò quotidianamente i pezzi che vi raccomando di leggere, una sorta di "traccia" che mi consente di indicarvi la direzione in cui sto guardando anche quando ho poca voglia/ispirazione per farlo con parole mie.
In fede, il vostro amorevole Darsch di quartiere.