_ scritto il 22.11.2009 alle ore 18:34 _
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tratto dall'articolo di Marco Travaglio nella prima pagina del numero 53 (22 novembre 2009) del Fatto Quotidiano
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Ogni mattina il Capo lo convoca [Alfano, NdDarsch] a Palazzo e gli dà un problemino da risolvere: "Angelino, scrivi: se da una vasca da bagno di 5 metri cubi piena di processi lunghi si verifica una perdita improvvisa che ne fa prescrivere 1,3 periodico, quanti decalitri di processi brevi fuoriusciranno dall'invaso se Ghedini fa un altro buco? E, calcolando che io delinquo 24 ore su 24, salvo tre ore di sonno e tre di escort, quanti buchi si dovranno praticare per estinguere tutti i miei processi brevi o lunghi o di media intensità presenti e futuri? Vai, piccino, hai 24 ore per rispondere e fare la legge". Angelino Pitagorico apre la scatola del piccolo matematico e va via di parentesi tonde, quadre e graffe, aggiunge aggravanti, sottrae attenuanti, moltiplica per Ghedini e Pecorella, divide per ex Cirielli col riporto di Schifani, poi disperato chiama la mamma e convoca d'urgenza Zichichi. Perché le equazioni sono sempre a più incognite, con radice quadra Tarantini fratto Previti elevato alla Mills, senza dimenticare il teorema di Dell'Utri con variante Ciancimino moltiplicato Spatuzza. Quando, alla fine, Angelino emerge esausto e bruciacchiato dal laboratorio urlando "eureka!" con la formula in mano, il Capo lo gela: "Idiota, il risultato è un'altra volta 'infinito'. Ora ti mando a studiare da quelli della sinistra: loro sì che le sapevano fare le leggi per me".
Questo pezzo era troppo bello per non citarlo! :D
Ammiro Travaglio per quello che dice, ma non per come lo dice. Più passa il tempo e più mi fa fatica farmi piacere un suo pezzo, stilisticamente parlando.