doc La sconclusionata utopia di un mondo migliore
_ scritto il 29.09.2009 alle ore 11:48 _ 5991 letture
Mi sa che il problema sono io quando sogno un mondo in cui lo Stato protegge i propri cittadini in modo efficace da quello che loro stessi potrebbero fare. L'essere umano è dominato da pulsioni e istinti a volte molto bassi, e per sua natura tende a fare un uso improprio di quello che lo circonda. Ecco perché ci sono le leggi e i divieti. Ecco perché devi portare il casco e mettere le cinture; o puoi tranquillamente usare un coltello di 20 cm. per tagliare l'arrosto ma è un problema se lo porti con te quando vai in giro. Ecco da dove viene la famosa definizione "pericolo per sé stessi e per gli altri": c'è gente che fa cose stupide, più o meno consapevolmente, e lo Stato deve fare di tutto per impedire che qualcosa di comune assuma risvolti pericolosi.

E' un'utopia immaginare uno Stato che metta al bando il tabacco, invece che stamparci sopra il proprio simbolo e commerciare bastoncini cancerogeni. Conosco paesi in cui c'è il divieto di fumare anche per strada; potrebbe essere un buon inizio. Invece si fanno solo (poche) campagne pubblicitarie (di cui non frega nulla a nessuno), ma intanto lo Stato continua a mettere il suo bel timbro, e a incassare soldi.

E' un'utopia, ovviamente, immaginare uno Stato in cui è illegale la circolazione di automobili con cilindrata superiore a 1400 cc., eppure sarebbe l'unico modo per evitare le stragi cui assistiamo quotidianamente. Perché c'è gente che quando si siede al volante si trasforma, ha bisogno di sentire potenza sotto il sedere, ha bisogno di mostrare agli altri che la sua macchina riesce a prendere quella curva a 170 all'ora, ha bisogno di osare/rischiare. E non c'è niente da fare, si può mettere un autovelox ogni metro, ma tanto c'è sempre qualche idiota che si sente Schumacher e che poi...

img
(foto Claudio Peri - ANSA)

Io trovo assurdo morire perché una testa di cazzo giocava a Need For Speed su una strada provinciale con limite 40/50 Km/h. Io non voglio morire per questo! Non voglio che alla gente sia data la possibilità di guidare macchine del genere! Andate a fanculo a giocare alla Formula 1 e a schiantarvi in un circuito preposto!

E' un'utopia anche smettere finalmente di difenderci dallo stesso Stato, che per mano del Governo e del suo entourage cerca continuamente di attentare alla nostra libertà, con leggi, proposte, decreti e azioni che ci spingono sempre di più verso un futuro già vissuto che credevamo di aver superato... una sorta di tetro déjà vu. Ma tanto la Storia non ci insegna mai NULLA.

C'è qualcosa di fondo che è fortemente sbagliato in questa società, e più si va avanti più le cose peggiorano. C'è bisogno di profondi cambiamenti sia strutturali che di mentalità, altrimenti continueremo ad autodistruggerci lentamente...
Darsch
_ chiavi di lettura:società, legge, sicurezza, automobili, governo

_ potrebbero interessarti


_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 29.09.2009 alle ore 11:52
... e ovviamente c'erano tantissime altre cose di cui parlare (come l'alcol, per esempio)... volevo semplicemente offrire un "abbrivio al ragionamento".
_ Commento di Purpinka _ profilo
_ scritto il 29.09.2009 alle ore 14:13
Mi hai tolto le parole di bocca, Simo.
Ed il bello è che il pretesto per queste riflessioni ci viene fornito ogni minuto che passa. Accadono di continuo avvenimenti che mi portano a trarre le stesse conclusioni.
Si dovrebbe resettare il modo di pensare e di agire della maggior parte delle persone ed insegnare loro da capo cosa è corretto e cosa no...
_ Commento di Threepwood _ profilo homepage
_ scritto il 24.03.2010 alle ore 01:19
Il mondo "perfettino" mi piacerebbe, piacerebbe a tutti, ma probabilmente non per tutto. Tu hai citato l'alcol, e io ti dico che sarei contrario all'abolizione dello stesso, visto che le migliori bevande da accompagnamento a cibi sono alcoliche. E mangiare bene è senza dubbio uno degli elementi che vorrei ritrovare in un mondo perfetto.

Per il resto, non posso che essere d'accordo. Un mondo che rispetti gli animali, un mondo con un'identità che impari dagli sbagli passati. Un mondo senza crimini. Un mondo senza teste di cazzo.

L'ultima è senza dubbio la più impossibile!
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 24.03.2010 alle ore 09:31
No beh, sono contrario anche io all'abolizione completa dell'alcol... mi rendo conto che non avrebbe senso. Mi riferivo alla pubblicità dei super-alcolici e anche al fatto che troppo spesso alcuni esercizi commerciali ignorano le leggi e vendono alcolici ai minori.
_ Commento di Threepwood _ profilo homepage
_ scritto il 24.03.2010 alle ore 09:45
Probabilmente il mio sarà un ragionamento stupido, ma per quanto grave sia vendere un alcolico ad un minore, lo è di meno che vendere un alcolico ad un adulto del quale non conosci il livello di responsabilità e che potrebbe essere l'autista di quella serata.

Se un minore si beve 20 bicchieri di cocktail, finisce per vomitare appena fuori dal locale, per addormentarsi in macchina, ma bene o male riesce a tornare a casa. Se se li beve l'autista, chissà se riuscirà a tornare a casa vivo, lui come gli altri in macchina con lui.

C'è da dire che io sono sempre responsabile, quando mi devo mettere alla guida non mangio nemmeno un Mon Cheri. Così come molti altri. Ma non tutti sono così, purtroppo.
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 24.03.2010 alle ore 10:16
L'adulto si presume sia sufficientemente maturo da agire nella piena responsabilità delle sue azioni. Per questo all'adulto si vende tranquillamente l'alcol. Poi se si mette alla guida e investe un pedone, verrà giudicato dalla legge, perché è quello che succede a chi commette errori, a chi ha una responsabilità e dimostra di non saperla gestire.
Al ragazzino non si deve vendere alcol prima di tutto perché gli fa male (visto che è ancora in fase di sviluppo) e in secondo luogo perché non ha ancora sufficiente maturità da capire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.

Ogni società democratica è basata sulla fiducia nel rispetto delle regole, altrimenti non potremmo muovere nemmeno un dito. Chi sbaglia paga, chi è ritenuto non ancora in grado di compiere determinate scelte (i minorenni, ad esempio) va tutelato prima di tutto da sé stesso (prova a mettere un SUV in mano ad un dodicenne...).
_ Commento di ariannuccia _ profilo
_ scritto il 28.04.2010 alle ore 09:14
Simone (Darsh) hai scritto: "chi sbaglia paga"... Ecco non è sempre così, purtroppo. Prendi ad esempio il caso dell'incidente in cui sono morti quella coppia di sposi e il loro figlio di 18 mesi per colpa di un ubriaco alla guida. Su fb avevi linkato l'articolo che ne parlava e sai cosa c'era scritto??? Bhe c'era scritto che gli avevao ritirato la patente già DUE volte = tra un paio d'anni gliela riconsegneranno ancora. Questo non mi sembra pagare, il ritiro della patente (tra l'altro solo per tot tempo) contro una giovane famiglia distrutta. NO, questo NON va >_<


Scusate ma queste cose mi danno troppa rabbia, come il fatto che il 99% degli incidenti provocati da un babbeo (e dargli del babbeo è un complimento) che si mette alla guida ubriaco finisce con il ferimento di questo e la morte di innocenti... che odio ma perhè almeno non succede il contrario, perchè!!!!!!
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 28.04.2010 alle ore 09:18
Già, diciamo che quel "chi sbaglia paga" andrebbe letto al condizionale in effetti, visto che spesso a chi sbaglia gli si dà solo un buffetto sulla testa dicendogli "non si fa!"...

commenta

_ Puoi inviare un commento libero oppure accedere o registrarti per avere un tuo profilo e sfruttare appieno le funzionalità del sito.

Accedi al sito o registrati

TOP
Utenti online: Darsch, 82 ospiti
Ultimi utenti registrati: MrAllThings, Dieghetto, Metalliazzurri, picolee90, ALE86
Visite univoche ai post da dic. 2007: 8.195.733
Post totali: 2675
Commenti totali: 7093
RSS Articoli
RSS Commenti
© darsch.it [2007-2024] _ sviluppato e gestito da Simone Fracassa _ Cookie policy

Questo blog viene aggiornato senza alcuna periodicità e la frequenza degli articoli non è prestabilita, non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale o una testata giornalistica ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001.

I contenuti di questo blog sono rilasciati sotto Licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia, ad eccezione dei box 'citazione' o dove diversamente specificato. I commenti degli utenti sono di loro esclusiva proprietà e responsabilità.
Creative Commons License RSS 2.0 Valid XHTML 1.0