_ scritto il 28.09.2009 alle ore 10:26 _
3956 letture
Forse non tutti si rendono pienamente conto di cosa stanno cercando di fare con questo scudo fiscale, di quali conseguenze per il paese avrà questa manovra, soprattutto in termini di credibilità generale del fisco agli occhi del cittadino. Cerca di aprirci gli occhi Bruno Tinti in un
articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano del 26 settembre, e riproposto sul sito antefatto.it, da cui estraggo alcuni passaggi salienti.
[...] con questo emendamento una legge già odiosa diventerà uno strumento di illegalità. I beneficiati dallo scudo non potranno essere perseguiti per reati tributari e di falso in bilancio, il mezzo con cui sono stati prodotti i capitali che lo Stato "liceizza"; e intermediarie professionisti che ne cureranno il rientro non saranno tenuti a rispettare l'obbligo di segnalazione per l'antiriciclaggio; insomma omertà, complicità, favoreggiamento. [...]
[...] Infine, una delle forme più insidiose di evasione fiscale, quella commessa mediante la sistematica falsificazione della contabilità (il sistema seguito dalla quasi totalità degli evasori), è stata considerata un reato lieve, punito con una pena massima di 3 anni di reclusione; il che significa che nessuno va mai in prigione per via di sospensione condizionale della pena, indulto, affidamento in prova al servizio sociale. [...]
[...] il danaro non ha colore, non odora diversamente a seconda del reato da cui deriva, non ha etichette che lo identifichino. Il provento dell'evasione fiscale e del falso in bilancio non si differenzia visivamente dal riscatto pagato dalla famiglia del sequestrato o dal ricavo del traffico di esseri umani. I trafficanti di droga colombiani portano il loro denaro a Miami e lo "ripuliscono"pagando circa il 50 per cento: questo è il prezzo del riciclaggio. Se passasse questa legge, avremmo un riciclaggio di Stato, per di più assolutamente concorrenziale con quello praticato dai professionisti del settore: lo scudo fiscale costa solo il 5 per cento.
[...] chi glielo spiegherà alle banche [...] che i capitali che rientrano provengono da un traffico di armi e non da evasione fiscale? Come distinguere il provento dell'evasione fiscale da quello di altri truci e violenti delitti?
[...] dove non avrà concreti effetti sul piano penale, trasmetterà un messaggio di opportunismo: renderà evidente a tutti che adempiere ai propri obblighi tributari, a principi etici irrinunciabili nella gestione delle imprese, è un'ingenuità, peggio è antieconomico. E' una legge criminogena perché favorirà la futura evasione fiscale, convincendo tutti che "pagare le tasse" è cosa inutile, perfino stupida, tanto,prima o poi... [...]
Chiudo citando il professor Tito Boeri, economista dell'Università Bocconi, intervistato nel numero del 27 settembre del Fatto.
Tito Boeri intervistato dal Fatto Quotidiano n. 5 anno I del 27 settembre, pagina 3
[...]
Sì, è un regalo. Lo scudo, per come è stato strutturato, si configura come una vera e propria amnistia per molti reati societari. Anche in questo è diverso dalle misure che sono state adottate in altri Paesi, come gli Stati Uniti e Gran Bretagna, dove il rimpatrio dei capitali sottratti al fisco è fino a dieci volte più costoso che in Italia ed è accompagnato da operazioni di trasparenza che costringono gli evasori a rivelare la propria identità e come hanno nascosto i capitali. Una "disclosure" che serve a impedire che in futuro le stesse persone (e altre) commettano gli stessi reati. Da noi c'è l'amnistia, l'anonimato e ce la si cava pagando il 5 per cento. Un vero incoraggiamento a delinquere.[...]
L'Italia aveva la possibilità di fare manovre anticicliche e in disavanzo. Ma non le ha fatte. E il risultato è che il nostro paese sta facendo peggio degli altri pur non avendo vissuto crisi bancarie e bolle immobiliari. Misure come lo scudo fiscale peggiorano i conti pubblici perchè riducono in modo permanente la credibilità del fisco e della sua capacità di raccolta. Come dimostrano i risultati di misure analoghe varate in passato da Berlusconi. I condoni rendono quindi il problema del debito pubblico strutturalmente più grave, perché viene percepito come più rischioso.[...]
È sbagliato, senza girarci attorno.
Quindi manovre come lo scudo fiscale, l'indulto, il condono edilizio sono delle porcate che, se fossimo in un paese normale, si userebbero col lumicino o addirittura non esisterebbero. Invece, con la cultura dell'illegalità da noi così profondamente diffusa (e dice bene il signor Tinti quando dice che questo scudo fiscale incita al delinquere, perché "tanto poi mi basta pagare una frazione minima di quanto ho imboscato a San Marino per farla franca"), è normale avere dei criminali, per carità dei criminali finanziari e non dei mafiosi ma sempre criminali sono, che regolarizzano la loro posizione versando una cifra infima all'erario.
Bella merda.