_ scritto il 23.09.2009 alle ore 20:02 _
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Partenza col botto per Il Fatto! Ma andiamo con ordine...
Sveglia alle 6.30, esco di casa intorno alle 7.00 e mi incammino verso la Metro. Prima edicola: "abbiamo problemi di distribuzione, non ci arrivano quotidiani", partiamo bene. Edicola interna della metro:
tutto esaurito. Sconsolato abbandono l'idea di iniziare a sfogliare il giornale all'interno del vagone (nonostante sia abbonato alla versione PDF, il primo numero lo dovevo avere!). Esco dopo circa una mezzora. Edicola interna della metro: "Eeeh, il Fatto è andato a ruba, ci si sono fiondati da stamattina all'alba!". Esco dalla Metro e mi incammino. Altra edicola: tutto esaurito. Comincio a preoccuparmi, me ne mancano solo 2 prima di arrivare a destinazione. Penultima edicola: "ecco a lei!". Finalmente!
Forse sbagliavo approccio: "Scusi, ce l'ha
er Fatto?"...
Eccomi pronto a sfogliare questo nuovo progetto editoriale, qualcosa di ambizioso, senza padrone, senza legacci, un giornale dove trovare solo Fatti, con la 'f' maiuscola. Ad una prima occhiata mi colpiscono il logo, molto ben congeniato ed evocativo, e la grafica, diversa da qualsiasi quotidiano abbia avuto modo di sfogliare, un qualcosa dal sapore moderno e al tempo stesso retrò. Ben Fatto!
L'analisi dei contenuti ha richiesto più tempo, ovviamente (anche perché ero pur sempre al lavoro!). Ho apprezzato molto il taglio diretto, la ricerca di un punto di vista
grandangolare, senza contaminazioni, il più cristallino possibile. Ho letto cose che fino ad ora avevo visto solo su Internet, argomenti e argomentazioni che la gente non è abituata a leggere su carta: le prime 7 pagine sono delle piccole bombe atomiche, un concentrato di verità che fino ad ora era esclusivo appannaggio dell'informazione online e che quindi non toccava minimamente il 70-80 percento della popolazione, quella cioè che si informa solo con la TV o con i giornali 'tradizionali'. Non a caso ho usato quest'ultimo termine: il Fatto Quotidiano sa di nuovo, di fresco e
pulito. Molto belle anche le rubriche della seconda metà del giornale (denominata "secondo tempo"), ricca di spunti, box, mini-rubriche e anche un angolo della posta. Il giornale è formato da 16 pagine, secondo me il numero ideale: alzi la mano chi, ogni giorno, si mette a leggere in modo approfondito e dettagliato più di 20 pagine di quotidiano. La pubblicità è pochissima, e in fondo a questo primo numero possiamo trovare qualche articolo in cui viene illustrato il percorso che ha portato alla formazione di questo progetto e lo statuto che guida la redazione e tutto lo staff.
Una menzione speciale va assolutamente fatta al sistema di consultazione della versione online del giornale. Il software è il famoso
olive e permette una totale manipolazione e consultazione di ogni numero e di tutto l'archivio arretrati de Il Fatto. Davvero un ottimo servizio.
Direi che le mie aspettative non sono state tradite! Sono ancora più contento di aver investito il mio denaro per un quotidiano che, a vedere questo primo numero, promette davvero bene.
In bocca al lupo!