_ scritto il 20.08.2009 alle ore 11:33 _
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Sono Guybrush Threpwood e voglio diventare un pirata!"
Sono passati quasi 20 anni dall'ultima volta in cui ho letto questa frase sul mio vecchio monitor multisync a tubo catodico collegato alla gloriosa Amiga 4000 (escludendo ovviamente i vari emulatori postumi). A distanza di così tanti anni ricordo con vivido affetto le avventure grafiche della LucasArt, perché erano uniche nel loro genere, capaci di divertire e intrattenere come ben pochi altri titoli sono riusciti a fare nel corso di questo ventennio. Una nostalgia, quella che mi prendeva ogni volta che sentivo o leggevo il nome di Guybrush, perfettamente giustificata se pensiamo al calibro dei titoli in questione e a quello che significavano per i videogiocatori di quel lontano 1990.
E ora rieccolo qui, quasi in sordina (io ho saputo della sua uscita il 20 maggio), in una edizione speciale strepitosa che ne mantiene intatta la forma originale ma che al tempo stesso introduce innovazioni e un restyling degno della next-gen.
Com'è possibile? Semplice: The Secret of Monkey Island è stato completamente ridisegnato, mantenendo lo stile originale ma al tempo stesso donando all'avventura un tratto più moderno e dettagliato. L'interfaccia grafica è stata semplificata: lo schermo è occupato interamente dalla scena e dal puntatore, con il quale possiamo interagire con i vari oggetti e, tramite l'apertura di menu a scomparsa (attivabili tramite i grilletti), accedere all'inventario e al pannello di selezione delle azioni da compiere (come succedeva in originale con la parte inferiore dello schermo). I dialoghi inoltre sono interamente doppiati (in inglese, con sottotitoli in italiano), e vi assicuro che è stato fatto un ottimo lavoro sotto questo punto di vista.
Ma ora arriva il bello, perché con la semplice pressione di un tasto, in tempo reale e in qualsiasi punto dell'avventura, potrete alternare la versione moderna del gioco a quella originale degli anni '90. Attenzione però, perché la prima volta che compirete questa operazione, se siete dei nostalgici come me, vi scenderà la lacrimuccia.
Divertenti gli obiettivi sbloccabili, anche se forse un po' troppo semplici. Uno di questi richiede che completiate il gioco entro le 3 ore: il mio consiglio è di godervelo per bene la prima volta, senza troppa fretta, e rigiocarlo una seconda volta con il turbo inserito.
In conclusione devo dire che questa rivisitazione mi è piaciuta tantissimo! La qualità dei dialoghi e la cura posta nel ridisegnare la grafica mantenendo lo stile originale non mancheranno di affascinare aficionados e neofiti, mentre la possibilità di passare alla versione originale rendono questo titolo un must per chi, come il sottoscritto, l'ha giocato anche su Amiga 20 lontani anni fa.
Spero vivamente che questa tendenza non finisca qui, e che vengano "rimodernate" anche tutte le altre avventure grafiche LucasArts (Monkey Island 2, Full Throttle, Day of the Tentacle, i vari Indiana Jones, ecc...).
E chi se li scorda i 12 floppy per Monkey2 su Amiga 500? :D