_ scritto il 09.03.2009 alle ore 09:49 _
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Qualche giorno fa mi si chiedeva cosa penso delle ronde. In breve:
- I cittadini dovrebbero fare i cittadini, e
pagare le tasse.
- La sicurezza dei cittadini dovrebbe essere affidata a chi è preposto, ovvero alle forze dell'ordine (e solo ad esse!).
- Alle forze dell'ordine non dovrebbe mancare
niente, nemmeno un calzino; invece che buttare i soldi nel cesso, pensiamo ad utilizzarli dove servono davvero.
- Io non mi sognerei mai di affidare un incarico del genere a un cittadino comune, perché nella maggioranza dei casi gli sfuggirebbe dalle mani e si sentirebbe investito da un potere che non è in grado di gestire e che lo porterebbe ad abusarne (senza contare poi il grosso potere amplificatore e aggregatore del "branco").
- Forse sarò esagerato (anzi, lo spero), ma una delle prime cosa che mi è venuta in mente quando ho saputo di queste ronde è lo
squadrismo degli anni '20.
- E al rovescio della medaglia ci avete pensato ? C'è gente che inizia ad organizzare "contro-ronde antifasciste"...
Ma dove si andrà a finire con questi presupposti?
Se la gente si ammazza la Domenica allo stadio perché 11 pupazzi hanno riconcorso il pallone meglio di altri 11 pupazzi, cosa succederà quando per strada scenderanno le ronde, sotto l'alibi-ombrellone della sicurezza cittadina, e le contro-ronde, animate da un sentimento che non si accorgono avere gli stessi identici tratti somatici di quello della controparte?Mi auguro che la memoria storica serva davvero a qualcosa e che, se qualcuno andrà sul serio in giro a fare le ronde per proteggere gli altri cittadini, lo faccia con la testa...