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_ Commento di Ryo _ profilo homepage
_ scritto il 11.04.2024 alle ore 11:57
Seguo con interesse Entropy For Life fin da quando ancora non aveva la barba, e ha pubblicato molti contenuti preziosi. Quello delle bottiglie di plastica è un problema a 360 gradi, non solo per il recente allarme delle microplastiche. Io ho smesso da anni con l'acqua confezionata: che tu ne possa dire, è meglio la birra! :D
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 11.04.2024 alle ore 12:47
Sì, assolutamente. Abbiamo sempre cercato di ridurne al minimo l'uso, ma purtroppo l'acqua del rubinetto da noi è imbevibile (a livello di sapore, intendo) e fino ad ora ci è risultato un po' complicato. Le caraffe le avevamo già provate qualche anno fa ma non ci avevano soddisfatto, mentre questa che abbiamo preso di recente è davvero ottima per fortuna. ^_^

Guardacaso una marca tedesca, poi mi chiedono perché sono fissato con i prodotti made in Germany.

La birra fa cagare. :D
_ Commento di Ryo _ profilo homepage
_ scritto il 11.04.2024 alle ore 13:37
Io avevo una Brita e la domanda che mi ponevo era la seguente: come faceva a sapere quando il filtro è da sostituire? Sospetto he la risposta non fosse nulla di buono.
PS: guarda che la birra va bevuta, non presa in supposte! XD
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 11.04.2024 alle ore 13:40
Anche io ho una Brita! Quello è un semplice timer: da quando lo imposti scatta un conto alla rovescia in base al tempo che il produttore ha stabilito per l'efficacia del filtro, nel caso della Brita è un mese. :)

PS: Ma davvero? E io che ho sempre provato... nell'altro modo!
_ Commento di Ryo _ profilo homepage
_ scritto il 11.04.2024 alle ore 15:49
Eh lo suppostavo (come la birra) ma che senso ha? Sia per uno che per una famiglia numerosa il filtro come può avere la stessa efficacia su base mensile? Ge stanno a pijà pel cù!
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 11.04.2024 alle ore 15:58
Forse il limite principale non è la quantità di acqua filtrata, ma il semplice contatto e gli eventuali patogeni che possono formarsi dopo l'apertura e che comunque si sviluppano entro un certo tempo. Non potendo "aprire il filtro" e igienizzarlo ti danno un tempo massimo di sicurezza (un po' come quando apri una crema cosmetica, per esempio: anche se la usi una volta sola, comunque dopo 1 anno dovresti buttarla perché è entrata aria e con quella i batteri e bla bla bla).
_ Commento di Ryo _ profilo homepage
_ scritto il 14.04.2024 alle ore 18:29
OK, così ha senso. Anche se il sospetto della volontà di far comprare nuove ricariche è pressante ;-)
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 14.04.2024 alle ore 19:04
Ah su quello penso che possiamo metterci la mano sul fuoco. Probabilmente con un utilizzo normale di una famiglia “media” potrebbero durare molto di più senza problemi.
Chissà magari associazioni di consumatori (come Altroconsumo) hanno fatto analisi indipendenti su questo aspetto. :)
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 17.05.2024 alle ore 11:43
Per completezza, lo studio specifico è questo.


Lo studio ha investigato il possibile rischio dei microplastiche e nanoplastiche (MNPs) per le malattie cardiovascolari negli esseri umani, analizzando la placca carotidea di pazienti sottoposti a endoarterectomia carotidea per malattia carotidea asintomatica. Su 304 pazienti, 257 hanno completato un follow-up medio di 33,7 mesi. È stato rilevato il polietilene nella placca di 150 pazienti (58,4%) e il PVC in 31 pazienti (12,1%). L'analisi ha mostrato particelle estranee nei macrofagi della placca. I pazienti con MNPs nella placca avevano un rischio più alto di infarto, ictus o morte rispetto a quelli senza MNPs (hazard ratio 4,53; P<0,001). Lo studio conclude che la presenza di MNPs nella placca carotidea aumenta il rischio di eventi cardiovascolari gravi.

_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 12.09.2024 alle ore 12:55
Aggiornamenti poco rassicuranti sul tema: https://www.theguardian.com/environment/article/2024/aug/21/microplastics-brain-pollution-health

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