doc L'incoscienza della giovinezza
_ scritto il 05.08.2008 alle ore 15:15 _ 4427 letture
C'è qualcosa che scatta in età adolescenziale, soprattutto in noi maschietti. Sarà l'esplosione ormonale. Sarà il risveglio (quasi netto) dal torpore fanciullesco che solo poco tempo prima ci accompagnava. Sarà un po' quello che vi pare, ma quando entriamo nell'adolescenza ci scatta, chi più chi meno, una certa molla, e da quel momento, per qualche anno, siamo convinti di poter spaccare in due il mondo intero. Questo meccanismo, di per sé, è assolutamente innocuo e caratteristico dei ragazzi tra i 16 e i 21 anni. Un po' di sfrontatezza, un'energia incredibile, esuberanza, voglia di fare e di vivere, e in generale un pizzico di incoscienza (e intraprendenza) che spesso aiuta a risolvere alcune situazioni.

Il problema è che questo periodo lo passano tutti i ragazzi, indistintamente. Le diverse sfumature dipendono, secondo me, in larga parte dal carattere della persona, dalle sue esperienze e soprattutto dalla sua educazione. Ecco quindi che su certi elementi gli effetti sono amplificati: ragazzi che si ribellano ai genitori e urlano dalla mattina alla sera, bulli, giovani senza il minimo rispetto per il prossimo, bande di vandali e affini, ecc...

L'incoscienza, a questo punto, diventa tutt'altro che innocua... diventa pericolosa, per sé stessi e per gli altri.

Dove voglio andare a parare? Esattamente qui...!

Eccola l'incoscienza pericolosa. Questo imbecille si considera alla stregua di un eroe dei fumetti, il che è piuttosto normale, vista l'età. Il problema è che sfoga la sua "voglia di fare" sfrecciando a Ostia su un bolide da 180 cavalli, che partendo da fermo arriva a 100 chilometri orari in un paio di secondi (e forse qualcosina in meno).

Caro Dario, probabilmente ora non te ne rendi conto, ma vivi in un mondo popolato da tante persone, e ci sei quotidianamente immerso dentro. Se ti piace correre, e se vuoi farlo a livelli estremi mettendo a repentaglio la tua vita, sei liberissimo. Ma nel momento in cui le tue azioni insensate mettono a repentaglio le esistenze di altre persone che, esattamente come te, hanno tutto il diritto di stare a questo mondo, allora le cose cambiano radicalmente. Ecco che escono fuori le regole, le leggi da rispettare e i limiti da osservare per una convivenza civile e rispettosa. La società (che tu chiami "omologata") è tutelata proprio grazie a queste regole.
Se ami la velocità, vai a correre in un circuito creato apposta per quello, e non ad Ostia dove, oltre agli altri veicoli, trovi anche persone che attraversano la strada o escono dal bar. Se lo fai, e per giunta te ne vanti con le farneticazioni che si leggono nell'articolo, dimostri di essere un idiota che merita di finire in galera alla prima volta che ti beccano a correre.
Ti auguro di risvegliarti da questo torpore prima che la tua visione annebbiata della realtà sia la causa di gravi conseguenze (a te stesso o ad altre persone).

Chiudo con una domanda: perché ci lamentiamo della gente che corre e contemporaneamente continuiamo a commercializzare proiettili su due o quattro ruote?
E' come dare una bacchetta magica al primo che passa con la raccomandazione di usarla con giudizio... può dirti bene, ma può anche dirti molto male...
Darsch
_ chiavi di lettura:figli, società

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_ Commento di MaDdi3 _ profilo homepage
_ scritto il 07.08.2008 alle ore 08:21
"da quattro anni i vigili provano a fregarmi ma non ci riescono"

E il giorno in cui si fermera' perche' gli e' finita una persona in mezzo alle ruote non sapra' cosa augurarsi.
Perche' se non schiatta sul colpo, si ammazza lui dopo capendo che ha deliberatamente ammazzato una persona...
_ Commento di albyok _ profilo homepage
_ scritto il 15.08.2008 alle ore 20:55
Sto provando una sensazione stranissima. Volevo scrivere qualcosa di "profondo", ma a metà discorso ho cancellato tutto.

Niente di personale. Lo faccio per salvare Martina, una bambina qualunque che passeggerà ai bordi della strada tra un numero di giorni qualunque. A 4 anni non sarebbe in grado di capire perchè non può avere anche lei la sua torta da 5 candeline e allora io, caro "Dario", se ti trovo ti ammazzo.

In un mondo che non funziona, funzionano le persone che non funzionano.

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