Oggi volevo dire due veloci parole sulla manifestazione dello scorso 8 luglio a piazza Navona. Purtroppo ho avuto molto da fare in questi giorni (cambio sede di lavoro) e ho due minuti liberi solo adesso. Sarò molto breve e diretto.

In generale la manifestazione aveva ragione d'essere, sicuramente ne condivido lo spirito di fondo e le argomentazioni. L'apertura di Di Pietro è stata, come sempre, molto appropriata. Diretta e dura come era necessario che fosse, ma dai toni moderati cui ormai Tonino ci ha abituato. Gli interventi successivi, in particolare quelli di Travaglio e Grillo, sono stati un po' più vivaci, nel perfetto stile comico-satirico che gli si addice, ma sempre mantenendo un linguaggio consono al contesto della manifestazione. Contesto che, mi rincresce dirlo, forse non è stato compreso in pieno da Sabina Guzzanti, che, all'interno di un lungo intervento che stava davvero centrando il bersaglio, ha inserito alcuni commenti molto forti che sinceramente non mi sono piaciuti. In quel momento lei non era sul palcoscenico di un suo spettacolo comico-satirico... era su un palco di una manifestazione politica di grande importanza, una manifestazione di protesta contro le schifezze immonde che sta combinando il Cavaliere in questo periodo, e attacchi pesantissimi al Papa e alla Carfagna come quelli che ho sentito, benché legittimamente condivisibili a livello di contenuto e significato, secondo il mio modesto parere andavano cautamente evitati. Perché non è quello il modo. Perché non era quello il contesto. Perché poi si rischia di passare dalla parte del torto, di fornire a chi non aspetta altro un validissimo motivo per gettare letame sopra alla piazza (e l'occasione, ovviamente, è stata prontamente colta). A me la Guzzanti piace, apprezzo la maggior parte degli interventi che fa, sia dal vivo che sul suo blog, e spesso e volentieri condivido le sue idee, ma stavolta temo abbia esagerato.

Peccato...