_ scritto il 15.10.2007 alle ore 21:00 _
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Quello che segue è tratto da diari e appunti degli altri partecipanti alla sessione gdr.
Dal diario di Pat Simmons
Usciti da casa di Miller ci rifugiamo da Korben per studiare il gd trovato. Contiene un file criptato. Dopo vari tentativi, che portano via parecchio tempo, riesco a decriptare il file. È un file di testo che contiene una lista di circa 200 nomi senza nessuna apparente correlazione tra di loro. La sorpresa è che tra i nomi c'è anche il mio, quello di Mike e del padre, quello della moglie di Miller e di uno dei suoi assistenti e quello di Paul Trichet e dell'assassino di Miller. Cerchiamo di fare il punto della situazione. Parlo apertamente dei sospetti che Mike ha su di me e propongo di farci tutti le analisi del sangue per verificare se veramente siamo dei cloni. O forse quella lista riguarda persone che comunque a vario titolo riguardavano i progetti di Miller. Possibile però che conoscesse già il suo assassino? Decidiamo di rimandare a dopo le analisi e di andare a trovare a casa l'assistente di Miller il cui nome compare sulla lista. Prima di uscire Korben controlla la posta elettronica e trova una mail del giornalista danese che aveva contattato in Groenlandia. Gli dice eventualmente di incontrarsi per parlare. Mike decide di costruire un robot per introdurlo nella casa di Trichet, ed esce con Valdemar per comprare i componenti. Io e Korben andiamo a casa dell'assistente. Saliamo da lui e lo saluto cordialmente. Cerco di farmi dire qualcosa, ma non esce niente di interessante. Mi faccio lasciare un biglietto da visita per contattarlo nel caso decida di intraprendere una campagna di ricerche e mi servisse un assistente. Andiamo via e ci appostiamo sotto casa. Vogliamo verificare se dice la verità. Poco dopo ci raggiungono anche Mike e Valdemar. Mentre siamo lì appostati passa la chevrolet vista sotto casa di Miller. Poi il ragazzo esce di casa e Mike lo segue. Si reca al supermercato a fare la spesa e poi torna a casa. Korben chiede a Freddy di controllare la targa della chevrolet. Nel frattempo io e Korben ci rechiamo a casa dell'altro assistente di Miller. Appena arrivati non lo troviamo poi dopo poco arriva e ci scambiamo quattro chiacchiere. Sembra più loquace del primo, ma non sa dirci niente di particolare. Come ho fatto per l'altro gli lascio il mio recapito. Mentre andiamo via incrociamo per strada ancora la chevrolet e decidiamo di seguirla. Siamo tutti e quattro insieme e raggiungiamo la macchina dopo una guida spericolata sotto il laboratorio di Miller. È vuota. Mike decide di mettere una microspia nel bagagliaio. Ci appostiamo ma durante tutta la notte non succede niente. La mattina dopo la macchina è ancora lì. Aspettiamo ancora un po' e andando a verificare scopriamo che la macchina non c'è più e la spia è rotta a terra. Ci hanno scoperti. Nel frattempo arriva l'assistente di Miller quello simpatico che è venuto per parlare con il portiere per vedere se gli dà le chiavi dello studio. Gli chiediamo di farci salire insieme a lui se ci riesce. Dopo un po' infatti ci chiama e andiamo su con lui. Ci mettiamo a rovistare per lo studio. Io prendo l'hard disk del computer e nel doppiofondo di un cassetto trovo il diario di Miller; finalmente. Penso che sia più saggio non leggerlo qui ma aspettare di stare in un posto più tranquillo. Io e l'assistente ci avviamo per le scale, mentre Korben si imbatte in un tizio nascosto nel laboratorio e viene a chiamarci. Mike intanto lo vede uscire dal palazzo e gli sembra di riconoscere Trichet; è ferito. Trichet scappa e Mike gli corre appresso. Si infilano giù per le scale della metropolitana. Nello stesso momento anche una mercedes nera si ferma lì davanti e scendono dei tizi che si infilano giù per le scale. Arriva pure la chevrolet e scende un cinese che si infila pure lui per le scale. Nel frattempo arriviamo pure noi con la macchina, scendiamo e decidiamo di seguire l'allegra comitiva giù vnella metrò. Tra poco si scatenerà l'inferno.