_ scritto il 17.09.2007 alle ore 21:00 _
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Quello che segue è tratto da diari e appunti degli altri partecipanti alla sessione gdr.
Dal diario di Pat Simons
Sono in albergo e provo a chiamare a casa di Miller in America per parlare con la moglie ma non mi risponde nessuno. Intanto tornano gli altri dall'incontro con Ryan che gli ha dato oltre al biglietto da visita anche un elenco con i 15 testimoni oculari dell'omicidio. Nel frattempo mi chiama la polizia e mi dice che mi vogliono interrogare la mattina dopo alle 11. Mi metto a fare delle ricerche su internet e scopro che Miller aveva un'intensa attività di beneficenza. In ambito lavorativo la cosa più interessante è che ad agosto 2009 aveva partecipato ad una spedizione scientifica qui in Groenlandia con Emile Wagner noto biologo dell'università di L.A. e Yoshimura un esperto giapponese di tecnologia e progresso. Yoshimura è morto durante la spedizione, mentre Wagner è disperso in Antartide. Tra l'altro Wagner era già stato in Groenlandia per un'altra spedizione nel giugno del 2009. tutto questo mi fa pensare a qualcosa di importante. La mattina dopo gli altri escono alle 6 per andare all'aereoporto ad interrogare i testimoni dell'omicidio. Sembra esserci fuori una macchina nera sospetta, quindi Valdemar torna indietro ma dopo un po' sparisce. Korben e Mike vanno diretti all'ingresso del personale per sbirciare sui cartellini e vedere se riconoscono qualche nome di quelli che gli ha dato Ryan. Io intanto vada all'obitorio per vedere il corpo di Miller. E' allestita la camera ardente e mi dicono che i funerali ci saranno dopodomani in America. Nel frattempo Korben viene a sapere che la moglie di Miller è morta un mese fa. Io vado al commissariato dove mi fanno lasciare il cellulare fuori e poi mi interrogano. Vogliono sapere se so qualcosa su questa storia, che mi ha detto Miller al telefono e così via. Io però mi tengo sempre sul vago cercando di fargli intendere che non so niente. Loro mi fanno capire di stare alla larga e di non intralciare le indagni; probabilmente mi terranno sott'occhio. Mentre torno in albergo mi sembra che una macchina mi segua.
Gli altri intanto all'aereoporto parlano con un po' di persone senza concludere molto, solo Valdemar riesce a rimorchiare due hostess strappandogli una promessa di appuntamento. Mentre io resto in albergo gli altri si vedono con Ryan in un bar e scoprono che l'assassino è un certo Raul Denver con residenza a Lione. A questo punto propongo di andare a sbirciare a casa di Miller (trovo l'indirizzo su internet). Il mio scopo è di trovare la chiave di cui parlava il professore. Aspettiamo l'una di notte e ci avviamo. La casa è una villetta fuori mano un po' isolata. Davanti all'ingresso c'è una macchina parcheggiata con dentro un uomo che dorme. Ci portiamo sul retro dopo aver scavalcato la recinzione. Valdemar si arrampica fino al secondo piano ed entra da una finestra, poi ci fa entrare anche a noi dal piano terra. Frughiamo per tutta casa ma non troviamo niente di interessante, solo un computer portatile. Sembra non essere quello che usava abitualmente Miller perché non ci sono accessi recenti. Comunque per sicurezza portiamo via l'hard disk. Sembra che già qualcuno è stato qui prima di noi, forse la polizia o qualcun altro. Decidiamo di andare via.