_ scritto il 28.05.2008 alle ore 09:57 _
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Capita raramente di leggere sui giornali
la pura verità, anche se non in bella mostra e anche se bisogna andarsela a cercare con il lanternino. Ma accontentiamoci. Di questi tempi le notizie di VERO interesse pubblico non le leggi più sui giornali ma devi stanarle in giro per la rete, o devi fartele indicare da qualcuno che, per pura fortuna o per suo impegno, è riuscito a reperirle.
La notizia di cui parlo è tanto importante quanto poco diffusa, ed è davvero una delle poche volte che una cosa del genere esce senza censure o tagli su un giornale. Mi sembrava quindi il caso, nel mio piccolo, di contribuire alla sua diffusione.
tratto da un box all'interno di un articolo firmato Arnaldo D'Amico sul numero 1052 del Venerdì di Repubblica del 16 maggio, pagina 90
Nelle popolazioni che vivono in prossimità di impianti di incenerimento dei rifiuti è stato riscontrato un aumento dei casi di cancro dal 6 al 20 per cento.
Lo dice una ricerca, resa pubblica dall'istituto statale di sorveglianza sanitaria francese, l'ultima delle 435 ricerche consultabili presso la biblioteca scientifica internazionale
PubMed che rilevano danni alla salute causati dai termovalorizzatori per le loro emissioni di diossina, prodotta dalla combustione della plastica insieme ad altri materiali. Questa molecola deve la sua micidiale azione ala capacità di concentrarsi negli organismi viventi e di penetrare nelle cellule. Qui va a "inceppare" uno dei principali meccanismi di controllo del Dna, scatenando le alterazioni dei geni che poi portano il cancro e le malformazioni neonatali.
Sicuramente da diffondere.