doc Starbucks in Italia- considerazioni
_ scritto il 01.03.2017 alle ore 15:52 _ 2687 letture
Fermo restando che le polemiche sull'apertura di Starbucks in Italia sono assurde a prescindere, visto che fino a prova contraria il mercato è libero e se non ti piace l'idea, per qualche oscuro motivo, basta che non ci entri. Fermo restando anche che questi signori vengono qui e creano centiaia di posti di lavoro, pagano le tasse e ti abbelliscono pure piazza Duomo a Milano.

Ma avete capito che cosa vuole fare Starbucks di preciso? Una cosa grossa chiamata Roastery (https://buff.ly/2lqyCtJ), una specie di torrefazione-caffetteria unica nel suo genere, ce n'è solo un'altra a Seattle. Citando il fondatore sul Corriere (https://buff.ly/2lqCcE2): "il cliente vedrà tubi che attraverseranno i soffitti nei quali passano i grani. Potrà comprare le miscele e i nostri prodotti legati al marchio. Poi ci sarà la tecnologia: wifi super veloce, musica con i partner di Spotify, servizi di pagamento fintech. Ci saranno cinque nuovi caffè realizzati con tecnologie ideate da noi, oltre al tradizionale espresso. Ci sarà per esempio il nitro caffè, infusioni di caffè e bevande fredde". Il tutto in un locale di 2500 mentri quadri arredato in modo molto elegante.

Insomma, dovremmo essere contenti che un'azienda internazionale del genere, che tra le altre cose produce il suo caffé, voglia aprire una sua esclusiva torrefazione proprio qui da noi. O no?
Darsch
_ chiavi di lettura:lavoro

_ potrebbero interessarti


commenta

_ Puoi inviare un commento libero oppure accedere o registrarti per avere un tuo profilo e sfruttare appieno le funzionalità del sito.

Accedi al sito o registrati

TOP
Utenti online: 99 ospiti
Ultimi utenti registrati: MrAllThings, Dieghetto, Metalliazzurri, picolee90, ALE86
Visite univoche ai post da dic. 2007: 8.196.599
Post totali: 2676
Commenti totali: 7093
RSS Articoli
RSS Commenti
© darsch.it [2007-2024] _ sviluppato e gestito da Simone Fracassa _ Cookie policy

Questo blog viene aggiornato senza alcuna periodicità e la frequenza degli articoli non è prestabilita, non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale o una testata giornalistica ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001.

I contenuti di questo blog sono rilasciati sotto Licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia, ad eccezione dei box 'citazione' o dove diversamente specificato. I commenti degli utenti sono di loro esclusiva proprietà e responsabilità.
Creative Commons License RSS 2.0 Valid XHTML 1.0