_ scritto il 25.08.2014 alle ore 12:32 _
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Da qualche tempo nella mia zona è attiva la raccolta differenziata porta a porta: in spazi condominiali ben precisi, lontano dai portoni delle varie scale per non rovinare il "colpo d'occhio", l'
AMA ha installato quattro tipologie di bidoncini: carta e cartone, plastica e metalli, umido e indifferenziata (per il vetro ci sono le campane stradali). A quanto pare sono uno dei pochi che ha trovato questa iniziativa non solo ben organizzata e pensata, ma anche ottimamente gestita: due volte a settimana (tre per l'umido) l'AMA passa a ritirare ciascuna frazione con dei furgoni di piccola taglia (quindi il fastidio che possono dare ai piani più bassi è davvero minimo) e tu ti ritrovi i secchioni a 2 passi dal portone di casa (ad eccezione del vetro). Davvero comodo!
Il problema è che una raccolta differenziata del genere comporta molte più attenzioni da parte del cittadino rispetto a quella dei vecchi cassonetti stradali (anche perché si rischia di incorrere in sanzioni). Ad ogni famiglia è stato distribuito un kit che includeva, tra le altre cose, un opuscolo molto dettagliato che personalmente ho studiato in modo piuttosto scrupoloso, per non fare errori. All'inizio ammetto che è stato un po' scoraggiante, perché ogni singola cosa che devi buttare via va valutata, eventulamente separata e divisa nelle sue diverse componenti, e gettata nel contenitore giusto. Particolare attenzione va posta alla carta: un pezzo contaminato con residui di cibo o non perfettamente pulito è in grado di rovinare un'intera partita destinata al riciclo.
Col passare dei giorni è diventata un'abitudine e ormai nemmeno ci facciamo più caso, ma vedo invece intorno a me gente che continua a lamentarsi e si rifiuta (o non è in grado?) di metterci un po' d'impegno. La scusa principale è
"che lo faccio a fare, tanto l'AMA alla fine butta tutto quanto insieme in discarica!", che funge ovviamente anche da giustificativo per continuare a fare il proprio comodo fregandosene delle regole generali. Perché alla fine è sempre colpa del sistema e mai una nostra responsabilità. Quant'è comodo dare la colpa ai complotti, alle case farmaceutiche, alle lobby e alle scie chimiche, vero? Ve ne lavate le mani e contemporaneamente vi sentite la coscienza pulita perché "tanto non posso fare nulla". Beh, vi do una notizia:
il vero problema di questa società siete proprio voi. Sostenete che l'AMA ha rivoluzionato il sistema di raccolta, moltiplicando i furgoni e raggiungendo capillarmente ogni singolo palazzo per poi buttare tutto insieme, come poteva benissimo continuare a fare con i vecchi cassonetti da strada evitando quindi questo enorme investimento in termini economici e di risorse? Benissimo, provatelo, perché io
non vi credo. Penso invece che vi nascondiate dietro il vostro mantra "tanto è inutile" perché
non avete un briciolo di rispetto per la collettività, siete pigri e non avete la minima voglia di muovere un dito in più per rendere questo cazzo di posto migliore.
Chiudo con una lista di scempiaggini che mi è capitato di notare ora che siamo entrati nell'era della raccolta porta-a-porta, seguite dalle relative raccomandazioni.
- Cartoni della pizza sporchi e unti - spesso accompagnati con pezzi di cibo - infilati dentro il bidone della carta.
- Tovaglioli o carta da cucina sporchi di cibo dentro il bidone della carta.
- Montagne di carta da riciclo inserita nel bidone della carta, ma all'interno di un sacchetto di plastica - o viceversa, montagne di plastica all'interno di un sacchetto di carta.
- Umido inserito nel bidone apposito dentro un sacchetto di plastica non bio-degradabile.
- Elettrodomestici e/o batterie nel bidone dell'indifferenziata - o accanto, se troppo ingombranti.
- Bottiglie o contenitori di plastica nel bidone dell'indefferenziata (quando quello della plastica è esattamente lì accanto).
- Scontrini nel bidone della carta.
- Carta plastificata nel bidone della carta.
Nel bidone della carta e del cartone vanno inseriti solo carta e cartone puliti. Un minimo residuo di cibo o sporco presente in un pezzo di carta è in grado di rovinare un'intera partita. Il cartone della pizza può andare nel bidone della carta solo se è completamente pulito, altrimenti va in quello dell'umido (se il vostro comune non raccoglie la frazione umida separatamente va nell'indifferenziata). Il comportamento ottimale sarebbe quello di tagliare la parte pulita (solitamente il coperchio) e metterla nel bidone della carta, mentre il resto in quello dell'umido. Ma scherziamo? Tutta questa fatica? Giammai...
Gli scontrini non vanno nel bidone della carta ma in quello indifferenziato, perché sono realizzati in carta termica che non è riciclabile.
Allo stesso modo la carta plastificata: non va né nel bidone della carta, né in quello della plastica, ma nell'indifferenziato. Potete riconoscerla, se presenta una superficie plastica, provando a strapparla: se vedete i filamenti tipici della carta, allora è carta plastificata (e va nell'indifferenziata), altrimenti è plastica pura (e va nel bidone della plastica).
Il tetrapak generalmente va nel bidone della carta, ma ogni comune lo smaltisce secondo le proprie regole, quindi informatevi presso il vostro.
I tovaglioli di carta e la carta assorbente da cucina sporchi vanno nell'umido. Il che vi permette di adottare un piccolo stratagemma anti-sgocciolamento: mettete un foglio di carta assorbente in fondo al sacchetto per l'umido per assorbire eventuali liquidi che altrimenti potrebbero sgocciolare fuori.
Nel bidone della carta, mi pare abbastanza ovvio, non ci va la plastica. Se per comodità avete raccolto la carta in un sacchetto di plastica, quando siete davanti al bidone buttate solo la carta e tenete il sacchetto per altri usi futuri (o, se proprio dovete, buttatelo nel bidone della plastica).
Stesso discorso per il bidone dell'umido: gli scarti alimentari vanno inseriti in un sacchetto biodegradabile, non in uno di plastica.
Rifiuti ingombranti e prodotti elettrici/elettronici vanno portati nelle apposite piazzole di smaltimento allestite presso il vostro comune.
In ogni caso, se avete dubbi, fate sempre riferimento agli opuscoli distribuiti dal vostro comune o alle indicazioni stampate sui bidoni stessi. Se siete di Roma
andate qui e cercate quello che volete buttare.
Dove finiscono i rifiuti differenziati?
I materiali che separiamo in casa e gettiamo negli appositi contenitori vengono portati da Ama negli impianti di selezione, dove avviene un’ulteriore separazione meccanica delle varie componenti. I materiali sono poi inviati negli impianti dei Consorzi di Filiera e da qui alle industrie per essere trasformati in nuovi prodotti.
Gli imballaggi, ossia i contenitori in vetro, plastica, metallo, sono inviati agli impianti Ama di separazione: Rocca Cencia e Laurentino.
Una volta separati, i materiali vanno ai rispettivi Consorzi di Filiera: Coreve, Corepla, Cial, Cna per essere avviati al recupero e trasformati i nuovi oggetti. La carta e il cartone, invece, vengono trasferiti alla piattaforma Comieco e da qui avviati alle cartiere per la produzione di nuova carta, cartone, cartoncino.
Gli scarti alimentari e organici provenienti dalla raccolta differenziata porta a porta, dai ristoranti, dalle mense e dai mercati rionali vengono inviati all’impianto di compostaggio di Ama a Maccarese per essere trasformati in compost, un concime naturale utilizzato in agricoltura o nel giardinaggio.
Il compost prodotto da Ama ha il marchio di qualità CIC (Consorzio Italiano Compostatori). I materiali non riciclabili vengono inviati nei due impianti Ama di selezione e trattamento dei rifiuti urbani, Rocca Cencia e Salario: la parte secca dei rifiuti viene trasformata in CDR combustibile da rifiuti, quella umida in terriccio per copertura in discarica, definita FOS frazione organica stabilizzata.