Quello che segue è tratto da diari e appunti degli altri partecipanti alla sessione gdr.
Cronache di Sturm Brightblade
La situazione non è delle migliori: frotte di soldati in arrivo, balestrieri appostati sui bastioni e l'obbligo di restare in campo aperto per evitare di essere colpiti dal lancio di olio bollente dalle mura.
Siamo fuori casa, in quattro contro ottantacinque.
Bella sfida, penso.
L'obiettivo è temporeggiare per mezzo minuto e poi filare via nel vento grazie alla magia di Hildar. Inizialmente serriamo le fila. Uzzar scaglia una bomba incendiaria sugli accorrenti soldati. Hildar evoca un ragno gigante sui bastioni per infastidire i balestrieri mentre io mi proteggo magicamente contro il fuoco e, prese due bombe, lascio il gruppo e mi dirigo verso i soldati nemici. Prima che possano circondarci e pestarci tutti per bene, dai bastioni parte una pioggia di quelli che Uzzar, valutandone in prima persona le dimensioni, definirà come "pali".
Successivamente ognuno fa quel che può, Hildar cura tutti e Roywyn con Uzzar menano senza ottenere grosso successo. Io, isolato dal gruppo e ben circondato dai soldati nemici, getto a terra entrambe le fiale esplosive creando effetti devastanti e uscendo incolume dal fuoco. Una quindicina di soldati giacciono a terra inermi, gli altri mi guardano con terrore e si allontanano da me.
Passiamo il resto del tempo a prendere (parecchie) mazzate e a curarci come possiamo, ma finalmente la trasformazione ha luogo e fuggiamo via nel vento. In forma gassosa decidiamo di fare un rapido giro del castello ma, non appena veniamo bersagliati da sfere di elettricità (hanno dei maghi! Maledetti!), capiamo che è arrivato il momento di fuggire via.
Il giorno dopo, senza la mia armatura, mi presento da solo al castello fingendomi un mercenario che cerca lavoro. Mi prendono per pulire i cessi alla paga di 2 monete d'oro a settimana. Approfitto per perlustrare il castello e stringere amicizie presso la taverna interna al castello e ottenere informazioni più dettagliate. Oltre a conoscere tutta la struttura, alla presenza di maghi e chierici nel castello apprendo di una stanza-cassaforte dove probabilmente è nascosta la catena. Risulta all'interno di una torre ed è ben sorvegliata da sei guardie d'elite che impediscono l'ingresso alla torre stessa. Hildar comunica magicamente con me e lo metto al corrente di tutto. Ci diamo appuntamento in nottata fuori dal castello per sferrare l'attacco. Prima di uscire però mi trovo a discutere con il capitano delle guardie al quale faccio presente che il ruolo che mi hanno ritagliato, il pulitore di merda, è dal mio punto di vista abbondantemente sottostimato. Lui chiede di dimostrare la mia forza e mi sfida in duello. È in gamba, combatte bene, ma sul punteggio di 0 a 100 (io incolume, lui grondante sangue) ridendo ammette che posso salire di ruolo e mi dice di rivolgermi al tempio.
Lo saluto, ringrazio e in piena notte salgo sui bastioni e mi butto giù.
Raggiungo gli altri, mi rimetto la mia armatura e in forma gassosa entriamo da una feritoia direttamente nella torre che contiene la stanza cassaforte. Mentre io e Uzzar mettiamo fuori combattimento poche (e deboli) guardie all'interno, Roywyn sbrircia nella stanza successiva e dà l'ok a Hildar. Lui si muove veloce ed evoca un massiccio muro di pietra proprio davanti alla porta blindata che dà accesso alla torre in cui ci troviamo e che, dall'esterno, è sorvegliata dalle sei guardie d'elite. Il muro non permetterà loro di entrare e noi potremo agire con più calma.
A questo punto Roywyn inizia a trafficare con la porta d'accesso alla stanza-cassaforte, che sembra ben corazzata ma che alla fine cede sotto i precisi colpi dei suoi arnesi da scasso. Nel frattempo Hildar vince lo scontro magico neutralizzando i tentativi degli stregoni che dall'esterno cercano di deformare il muro di pietra per guadagnare l'accesso alla torre. Io e Uzzar ci teniamo pronti ad agire nel caso in cui il muro ceda.
Dopo un tempo che sembra interminabile, Roywyn riemerge con in mano la catena magica. Non facciamo in tempo ad esultare e a salire le scale che ci porteranno alla stanza con la feritoia che il muro di pietra esplode in migliaia di pezzi.
Mi sento come chi sta vivendo una situazione già vissuta.
Un déjà vu.
Che la trasformazione in gas abbia inizio...