Grazie a
Il Gobb, che come sempre si dimostra essere un'illuminante miniera di informazioni, opinioni e profonde riflessioni su importantissimi temi che ci toccano da vicino, sono venuto a conoscenza di un documento molto interessante. Si tratta sostanzialmente di un'analisi sull'economia italiana degli ultimi anni e sui problemi in cui versa, redatta in forma chiara e facilmente leggibile da un gruppo di studenti di un master di economia. I dati forniti sono tutti perfettamente verificabili e le fonti dai quali sono tratti sono ISTAT, EUROSTAT e OCSE. Il sito web da cui scaricare il documento è
questo, ma vi faccio un piccolo riassuntino anti-pigrizia, vista l'importanza dell'argomento.
-
DOMANDA: perché l'economia italiana versa in uno stato così disastroso?
-
RISPOSTA: innanzi tutto perché abbiamo un altissimo
debito pubblico (quasi il doppio rispetto agli altri paesi Euro). Il nostro debito supera il nostro
Prodotto Interno Lordo (PIL), ovvero il nostro governo
ha un debito più grande della ricchezza che il paese riesce a produrre in un anno.
Va da sé che non è neanche pensabile una strategia volta al continuo propagare del debito di generazione in generazione, perché a) risultano difficilmente gestibili le situazioni di emergenza, visto che non ci si può indebitare ulteriormente avendo già un debito così alto, b) sui debiti ci si devono
pagare gli interessi, e questi ammontano attualmente a circa 60-70 milioni di Euro all'anno, c) avere un debito così alto implica un limitatissimo spazio di manovra per il governo, che non sarà in grado di muoversi agevolmente in ambito di politiche economiche e fiscali, cosa fondamentale per la crescita del paese.
Con l'ingresso dell'Euro la situazione è un po' migliorata, perché i mercati finanziari pretendono meno interessi. Ma questi comunque
li dobbiamo continuare a pagare!!!
-
CONCLUSIONE: il debito pubblico
va assolutamente e costantemente diminuito, punto.
-
DOMANDA: e come si fa a diminuirlo?
-
RISPOSTA: si diminuisce esattamente come succede in una normale famiglia, ovvero con i risparmi accumulati, che nel nostro caso si chiamano
avanzo primario, cioè la differenza tra il guadagno del governo meno le spese,
escludendo gli interessi da pagare sul debito pubblico.
-
CONCLUSIONE: il governo deve impegnarsi attivamente ad accumulare un sufficiente avanzo primario da permettere di diminuire il debito pubblico in modo continuativo.
Nel documento troverete una serie di grafici che riassumono l'operato dei vari governi dal 94 ad oggi. In sintesi si può vedere (e verificare autonomamente!) che durante il governo di centrosinistra del 96-01 l'avanzo primario è sempre rimasto stabile, intorno al 5%, e il debito è sceso dal 120% al 108% del PIL. Con il governo di centro destra, invece, dal 2001 al 2006, l'avanzo è letteralmente
crollato intorno allo 0,3% (!!!), per poi risalire rapidamente con l'ultimo governo Prodi, che è riuscito a riportarlo intorno al 3.1%.
Un andamento simile è riscontrabile per quanto riguarda il PIL, con una crescita media dello 0,7% per il centrodestra e del 1,8% per il centrosinistra.
E ora arriviamo al punto chiave, le
tasse.
Premesso che, come dico da sempre, pagare le tasse è FONDAMENTALE per la crescita del Paese, e che è stupidamente superficiale considerarle uno dei mali della vita di un cittadino, è vero che durante i governi di centrosinistra la
pressione fiscale è generalmente maggiore, ma ci vogliamo chiedere il
PERCHE'?
La pressione fiscale aumenta per due motivi: x) all'aumentare delle tasse e y) all'aumentare delle
persone che pagano le tasse (ovvero chi prima evadeva e adesso invece paga). Vi ricordate la massiccia campagna anti-evasione dell'ultimo governo tra il 2006-2007? C'è bisogno che continui o avete capito da soli? La pressione è aumentata perché noi abbiamo pagato più tasse o perché
chi prima non le pagava ha iniziato a farlo? Il governo di centrodestra invece ha adottato una politica diversa tra il 2002/2003, con i vari condoni fiscali, ma è il concetto di fondo a essere sbagliato, perché di fatto si legalizza l'evasione fiscale!
LE TASSE LE DEVONO PAGARE TUTTI, è fondamentale una politica durissima contro l'evasione!!!
Il centrodestra si è sempre vantato di aver tagliato le tasse, ma l'ha fatto in modo non sostenibile, facendo
aumentare il debito pubblico (per la prima volta in dieci anni!). Inoltre con le riforme fiscali attuate dal centrodestra, il risparmio sulle imposte
CRESCEVA AL CRESCERE DEL REDDITO, quando invece dovrebbe diminuire (chi guadagna di più, DEVE RISPARMIARE DI MENO SULLE IMPOSTE, VISTO CHE PUO' PERMETTERSELE CAZZO!!!). Quando parliamo di abbassare le tasse dobbiamo preoccuparci più che altro di
chi sarà interessato dal taglio e del
perché.
Ora vi domando una cosa: tutte queste cose, tutto sommato facilmente verificabili, perché non ce le ha mai dette nessuno in modo così chiaro e trasparente? Dove sono i mezzi di informazione? Dov'è l'informazione? Fate attenzione, perché spesso e volentieri ci prendono per il culo.
A questo punto ritengo di essermi dilungato anche troppo. Leggetevi tutto il documento, in cui vengono confrontati dati sull'attività e sulle strategie dei vari governi, e meditate. La memoria storica serve a questo e i dati che tutti noi possiamo verificare ci aiutano ad aprire gli occhi, vogliamo per caso continuare a colare a picco?
Io non voglio fare il vittimista stile Berlusconi, ma lasciami dire che il documento che citi è chiaramente di parte. Lo si capisce dai toni, dal modo di porgere le domande e offrire le risposte... prima ancora che dal merito delle domande e delle risposte stesse.
Oltre che di parte in senso politico, è anche parziale (e quindi incompleto) nella trattazione degli argomenti che prende ad esame. Per esempio dà per scontato che la spesa pubblica (che è quella che influisce negativamente sull'avanzo primario) sia necessariamente un male. Questo non è vero: bisogna vedere COME viene impiegata questa spesa pubblica. Si fa l'esempio della famiglia che per risanare il proprio bilancio "risparmia", ma questo non è l'unico esempio possibile.
Un'azienda, per esempio, per risanarsi deve investire sul futuro: effettuando unicamente tagli e risparmiando nell'immediato non produrrà l'indispensabile crescita futura. Investire può significare l'avvio di opere pubbliche per la costruzione di infrastrutture essenziali per il futuro del paese, per quell'opera di ammodernamento senza la quale potremo risparmiare quanto vogliamo, ma non produrremo mai ricchezza sufficiente per risanare nulla.
Oltre a questo, nel documento che riporti si lascia passare la tesi (lasciamelo dire, esilarante), che in soli 3 mesi il governo Prodi con la sua fantomatica lotta all'evasione fiscale abbia prodotto un extra gettito. I primi sentori di questo extra gettito arrivarono infatti a governo appena insediato, e solo la mancanza di logica e dignità della dialettica politica poteva far sì che il governo Prodi se ne impadronisse spacciandola per "merito suo". In realtà è logico pensare che la lotta all'evasione fiscale sia un processo che necessita di tempo: se davvero Prodi e i suoi fossero riusciti a produrre 23 miliardi di extra-gettito in solo 1 anno e mezzo di litigioso governo, bisognerebbe nominarli immediatamente Zar d'Europa:) Ma poi, questo extra-gettito c'è o non c'è? Il fantomatico "tesoretto" che Padoa Schioppa ormai da mesi dichiara "inesistente"...
Insomma, non caschiamo nelle trappole del pensiero unico, che porta a credere che noi e quelli come noi abbiano ragione e tutti gli altri abbiano le fette di prosciutto sugli occhi. E' un errore che fa Berlusconi... credo di aver detto tutto :D
La realtà è che ai mali (che tutti conosciamo) ci sono più soluzioni, e ognuno persegue la sua, motivata in base alla storia del pensiero economico e sociale che ha contribuito a formare la sua parte politica. Chi cerca di far credere diversamente, proponendo un dualismo salvezza/dannazione, è solo tendenzioso e di parte:)
Ovviamente tutto ciò non deve essere scambiato in uno "spot" pro-destra (nessuno dice che quello che la destra ha fatto lo abbia fatto bene). E' solo una contestazione degli "spot" pro questo o pro quello. Perché c'è sempre modo di approfondire un discorso, e scoprire che non tutto è semplice come vuole farci credere qualcuno o qualcun'altro.