_ scritto il 25.05.2013 alle ore 11:11 _
6623 letture
Molto spesso persone e amici che leggono le mie
recensioni letterarie si meravigliano e mi chiedono:
"Ma possibile che ti piacciono tutti i libri che leggi?". Io generalmente lo prendo sempre come un complimento, perché la questione è molto semplice: nell'arco della vita una persona può sperare di leggere una quantità di libri enormemente più bassa se rapportata all'offerta generale. Inoltre col progredire dell'età aumentano gli impegni lavorativi e familiari, e il tempo di leggere è sempre meno, dunque è assolutamente necessaria - a mio giudizio - un'operazione di certosina scelta di quello che si vuole sottoporre ai propri bulbi oculari. Non so come la pensiate voi, ma a me non va di perdere tempo leggendo qualcosa che già in partenza mi convinceva poco, quindi cerco sempre di selezionare le mie letture in base a criteri molto rigidi, e il risultato è che il metodo, a quanto pare, funziona alla grande, visto che raramente mi sono ritrovato a leggere qualcosa di veramente pessimo.
Passaparola, consigli di amici o semplice fiducia nei confronti di un certo autore, sono solo alcuni dei motivi che mi spingono a inserire un libro nella mia - sempre troppo lunga, nonostante tutto - pila di lettura sul Kindle, ma prima di farlo mi documento su Internet leggendo recensioni e commenti per capire, in modo preliminare, se ne vale davvero la pena. Nel caso di un romanzo o un trattato di un autore che già conosco e apprezzo, il discorso è un po' diverso: se l'autore mi piace, è piuttosto difficile che possa scrivere qualcosa in grado di deludermi a tal punto da ritenere quella lettura una totale perdita di tempo. Fino ad ora, su una scala da 1 a 5, un libro di un autore apprezzato che mi ha deluso non è mai sceso sotto il 3, quindi in ogni caso piuttosto accettabile.
E voi utilizzate qualche criterio particolare per scegliere le vostre letture, ed evitare quindi brutte sorprese, o semplicemente leggete tutto quello che vi stuzzica senza frapporre filtri?
Qualche anno fa decisi di darmi alla HARD SF, orientandomi sugli originali anglosassoni perché qui:
1) di solito li traduce Mondadori su Urania, e Urania TAGLIA tra il 10 e il 20% di ogni romanzo che pubblica;
2) molti autori eccezionali (tipo Baxter o Stanley Robinson) qui non li caga nessuno e io devo aspettare ANNI per leggere qualcosa di loro in Italiano.
Quindi mi sono servito di recensioni, listoni di testi (i gruppi di aNobii sono stati preziosissimi in questo), la serie storica di vincitori e piazzati ai premi Hugo e Nebula e certosine ricerche su Wikipedia. Risultato? Da quattro anni non leggo un libro demmerda :D