_ scritto il 18.05.2013 alle ore 19:43 _
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La passione viscerale che mi lega a
Theodore Sturgeon mi porta inesorabilmente a voler completare la sua - ahimé fin troppo breve - bibliografia. "Cristalli Sognanti" è il primo romanzo scritto dall'autore statunitense e, sebbene piuttosto breve (poco più di 200 pagine), riesce ad essere coinvolgente e profondo come pochi altri libri. Argomenti di natura etica e filosofica, come l'ermarginazione, la diversità, l'accettazione del proprio essere fino al concetto di individualità, vengono raccontati utilizzando chiavi di lettura molteplici e all'apparenza lontane tra loro: vita extraterrestre, biologia, chimica, psicologia e sociologia. Tutto questo amalgama è modellato da Sturgeon e reso in una maniera che non riuscirei a definire in modo diverso da "poesia".
Sullo sfondo dell'emarginazione e del concetto di "diversità" (temi molto cari all'autore, si veda ad esempio "
Nascita del superuomo") si muove il carrozzone dei personaggi della storia, tutti accomunati da quel senso di disagio tipico di chi è spinto dalla collettività in un angolo della stanza perché non appartenente al diffuso - e accettato - concetto di "normalità". E proprio a partire da questo concetto, estremizzato nell'esistenza condotta dai protagonisti, viene ad inserirsi l'elemento geniale e poetico: i cristalli dai quali deriva il nome del libro. Il motivo della loro esistenza, il modo in cui questa differisce dalla nostra ma al tempo stesso la compenetra e la spiegazione del meccanismo che si cela dietro al particolare processo che rappresenta il fulcro dell'intero libro (e che non vi svelo per non rovinarvi la sorpresa), è tra le cose più suggestive che mi sia capitato di leggere in un romanzo di fantascienza.
La narrazione non risente particolarmente il peso dei 63 anni che si porta sulle spalle, e risulta invece molto scorrevole e funzionale. Aspettatevi una curva di tensione e interesse in costante salita e preparatevi ad un fulgido finale che vi terrà incollati alle pagine del libro - o allo schermo dell'eBook reader, che dir si voglia. Consigliato a tutti. Ma veramente a tutti.
"Cristalli sognanti" - Theodore Sturgeon, traduzione di Gian Pietro Calasso, Mondadori Editore
I pensieri sono amorfi, in codice... impulsi senza forma, né sostanza, né direzione -- finché non li comunichi a qualcun altro. Allora precipitano e divengono idee che puoi poggiare sul tavolo ed esaminare. Tu non sai quello che pensi finché non lo dici a qualcuno.
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