Social Media Manager dell'anno.
Datele/gli un premio, se non altro per comprare le circa 200 scatole di Maalox che le/gli servono per rimanere impassibile dinnanzi a tanta demenza. [...]

Chi invoca la sua "libertà di scelta", sbandierando a destra e a manca che "da nessuna altra parte lo Stato ti obbliga a vaccinare i tuoi figli" non ha ben chiaro un meccanismo semplicissimo: lo Stato deve tutelare il cittadino quando sopravviene un qualche pericolo che mina al benessere della collettività. Il pericolo, in questo caso, siete proprio voi. Perché siete degli imbecilli e se siamo, come dite voi, "gli unici con l'obbligo dei vaccini" [...]

Ottimo articolo, molto interessante.
L'ignorante di cento anni fa, era ignorante perché non aveva nessuna informazione, gli mancavano del tutto le notizie. Quello di oggi è ignorante perché ha troppe informazioni e gli mancano i mezzi per selezionarle.
Il problema è quando questa "cultura" viene esportata nei mezzi di comunicazione, in televisione, quando il laureato all'università di Google viene "promosso" ad interlocutore [...]

Ripropongo questo articolo, sempre interessate e, purtroppo, attuale, visti gli ultimi accadimenti.

Io sinceramente ci credo che il nostro anti-terrorismo sia molto valido e che quindi in Italia sia un pelo più difficile riuscire a realizzare attentati organizzati. E' vero però che il maggior pericolo, per il momento, è rappresentato dai "lupi solitari" che si radicalizzano qui da noi, grazie alla propaganda su Internet, e possono organizzarsi [...]

Abbiamo praticamente obbligato imbecilli e/o disinformati a vaccinare i propri figli per proteggere questi ultimi dai loro stessi genitori. Ottimo, è questo che uno stato deve fare, tutelare e prevenire.
Ora però è ora di proteggere i cittadini anche da un altro tipo di incoscienza: quella che li spinge a credere nell'efficacia dell'omeopatia, sostituendola a volte alle cure mediche, con conseguenze anche tragiche. Serve informazione chiara, serrata [...]

Osservazioni interessanti e anche condivisibili, per lo più, ma secondo me non c'è troppo da preoccuparsi. E' fisiologico avere alti e bassi creativi, e nei momenti bassi piuttosto che stare fermi mi sembra legittimo dedicarsi anche ai sequel (che io non disdegno a priori; se fatti con cura, ben vengano). I capolavori di originalità e creatività hanno tempi di gestazione ovviamente più lunghi, e mi sembra che solo un paio d'anni fa abbiamo avuto [...]