doc Omeopatia e Avogadro
_ scritto il 12.05.2012 alle ore 12:42 _ 11016 letture
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Tra le innumerevoli superstizioni e "credo" a cui l'uomo si aggrappa per far fronte alle difficoltà o semplicemente per spiegare fenomeni che (ancora) non conosce appieno, uno di quelli contro cui mi batto con più vigore è l'omeopatia. Non solo trovo infatti demenziale buttare i soldi per una cosa del genere, ma molto spesso questa pratica risulta altamente dannosa - e a volte, purtroppo, mortale - nei casi in cui la si utilizza in sostituzione alla medicina tradizionale.

I latini dicevano "repetita iuvant" e nei casi che coinvolgono atti di "fede" del genere è bene tornare spesso sull'argomento, a costo di sembrare ripetitivi.

Per smontare ogni teoria su cui si basa l'omeopatia basta un solo, semplice nome: Avogadro. Il signor Lorenzo Romano Amedeo Carlo Avogadro è stato infatti il chimico e fisico italiano che, con la famosa legge che porta il suo nome (legge di Avogadro), ha permesso di fissare il numero di particelle contenute in una mole: 6,022 x 10^23 (ossia circa 6 seguito da 23 zeri). La mole è un'unità che misura la quantità di sostanza e nel caso di un composto chimico (che è quello che ci interessa) corrisponde alla quantità di sostanza che ha una massa pari alla massa molecolare di ciascuna molecola.
Dunque, semplificando, se prendiamo la massa molecolare di un qualsiasi composto (chiamato anche "peso formula") avremo la quantità in grammi che contiene l'esatto numero di molecole espresso dal numero di Avogadro.
Ad esempio, la caffeina (C8 H10 N4 O2) ha peso molecolare pari a 194,20, il che vuol dire che 194,20 grammi di questa sostanza contengono 6,022 x 10^23 molecole di C8 H10 N4 O2.

Fatta questa premessa, passiamo all'omeopatia.
Una delle 3 leggi su cui si basa è quella degli infinitesimali, e asserisce che più una sostanza è diluita più è efficace. Basterebbe un minimo di buon senso e una preparazione scientifica da terza media per farsi una bella risata e passare a cose più serie, ma vediamo qual è l'implicazione scientifica alla base di questa affermazione. Le diluizioni utilizzate in omeopatia sono centesimali, ossia per ogni diluizione si prende l'1% di preparato e lo si mescola al 99% di acqua, e sono indicate da un numero seguito dalla sigla "CH". Una diluizione 1CH sarà quindi formata al 99% da acqua e all'1% dal principio attivo. Una 2CH consisterà nell'1% della soluzione ottenuta dalla precedente diluizione e nel 99% d'acqua. E così via. Tornando al nostro numero di Avogadro e all'esempio della caffeina, ipotizzando di diluire 194,20 grammi con un rapporto di 1CH (quindi 1,94 grammi in 100 ml. d'acqua), la soluzione risultate conterrà 6,022 x 10^21 molecole. Una diluizione 2CH ne conterrà 6,022 x 10^19, e così via. Il limite si raggiunge a 12CH, quando la soluzione conterrà appena 0,6 molecole di principio attivo. In altri termini circa 1 boccetta su due conterrà acqua pura. E badate bene: siamo solo a 12CH! Le diluizioni più "pregiate" in omeopatia raggiungono anche 20CH o 30CH.

L'evidente inconsistenza di una pratica del genere è talmente palese che anche gli stessi fautori di questa cosiddetta "medicina alternativa" ammettono tranquillamente che in effetti, nelle famigerate boccettine omeopatiche, di molecole di principio attivo non ce n'è traccia. Ma non è importante, ci dicono, perché grazie al metodo con cui avviene la diluizione, l'acqua si comporta in modo diverso da come fa solitamente in natura!

Esistono infatti altre due leggi che regolano l'omeopatia: quella della similitudine e quella della succussione. La prima si fonda sull'idea che una sostanza che causa un male può invece curarlo nella persona affetta da quello stesso male (infatti la caffeina, per dirne una, è il principio attivo dei rimedi contro l'insonnia), e credo che non serva neanche discutere sull'assurdità alla base di questo principio. La seconda è ancora più fantascientifica, ma merita di essere presa in considerazione proprio perché è la risposta diretta a quanto ho testé scritto sul numero di Avogadro. Visto che si sono resi conto anche loro che stavano spacciando acqua pura, senza neanche una molecola di principio attivo, hanno inventato la cosiddetta "succussione": ad ogni diluizione il preparato viene agitato ben bene e le molecole di sostanza diluente (generalmente una soluzione idroalcolica) subirebbero una sorta di imprinting mantenendo una "memoria" del principio attivo. Quindi, a diluizioni elevatissime come 20CH o 30CH, sebbene nella boccetta non ci sia una sola molecola di quello che c'è scritto sulla scatola, i suoi effetti originali verranno magicamente replicati, in barba a qualsiasi legge della chimica. In pratica si sono inventati una sorta di "trasferimento" degli effetti di una molecola in un'altra chimicamente diversa. E il bello è che basta scuotere una boccetta. Stupefacente, nevvero?

Tornando con i piedi per terra, ovviamente non c'è - e mai ci sarà - neanche mezza prova scientifica che confermi tutta questa voluminosa massa di baggianate, mentre esistono vari studi (uno dei quali è questo) che dimostrano che gli effetti dell'omeopatia sono totalmente coincidenti con quelli dell'effetto placebo.

Se volete credere ai poteri sovrannaturali dell'omeopatia e bruciare i vostri soldi, fate pure - d'altronde già credete agli oroscopi, a onnipotenti esseri superiori, al Power Balance, e altre cose del genere - ma non fate l'errore di sostituire la medicina tradizionale con le pilloline di zucchero e le gocce di acqua pura. Non fatelo.
Darsch
_ chiavi di lettura:pseudoscienza, medicina, scienza, religione, omeopatia

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_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 12.05.2012 alle ore 13:46
NOTA - inizialmente, al posto della caffeina, avevo preso come esempio il "cloruro di sodio", ma mi hanno giustamente fatto notare che non esistono molecole di cloruro di sodio (per approfondire si veda la definizione di legame ionico), dunque l'ho sostituito con la caffeina.
_ Commento di unochepassa _
_ scritto il 18.05.2012 alle ore 14:49
posso riprodurre il tuo articolo? ovviamente citando la fonte.
codesta dell'omeopatia è una cosa che mi manda in bestia, e pensa che devo sempre litigare col pediatra di mio figlio che vuole rifilarci medicine omeopatiche - e bada bene: costui non è un cretino, è un medico laureato, ragionevole eccetera eccetera. sull'omeopatia, semplicemente non ragiona e dice: "ma male non fa".
errato! fa male al mio portafoglio, perché pago acqua fresca; fa male al mondo, perché alimenta la labilità del confine tra scienza e superstizione, e purtroppo il luogo di vendita dei santini omeopatici -la farmacia- aiuta a dargli un'aura di scientificità.
per tacer di tutti coloro che confondono medicina omeopatica e rimedi naturali (meno dannosi di quelli chimici, come sa chiunque si è bevuto una tazza di naturalissima cicuta) a base di erbe eccetera.
sarei curioso di vedere cosa risulta a un'ispezione dentro una fabbrica di cippalippi omeopatici, se almeno un mezzo armadietto di principi attivi lo hanno o si fanno solo grasse risate
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 18.05.2012 alle ore 15:04
@unochepassa - sai che mi sa che a questo punto si fanno una sonora vagonata di risate? Altro che sucussione, quelli sanno benissimo di vendere acqua o zucchero, e come tutti i truffatori se la ridono alla grande mentre spillano soldi al pollo di turno.
Per il resto: ben detto!

Certo che puoi riprodurre, anzi, ti ringrazio! ;)
_ Commento di unochepassa _
_ scritto il 23.05.2012 alle ore 13:19
ho segnalato il tuo articolo al mio amico, che l'ha pubblicato qui (link sotto) e ti ringrazia molto (e ha molto apprezzato il tuo sito, soprattutto le frasi famose ;o))))

http://www.orazero.it/index.php/vago/circolri/1050-omeopatia-una-scienza-con-le-balle
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 23.05.2012 alle ore 15:29
@unochepassa - grazie a te per averglielo segnalato! ^___^
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 26.11.2014 alle ore 12:23
- Corretto refuso di cui non mi ero accorto.

Ringrazio tale "marinella caforio" che tra i commenti a questo articolo ha segnalato l'errore, confermando tra l'altro una pratica comune: quando non si hanno argomentazioni si finisce per attaccare la grammatica o qualsiasi altro "elemento di contorno".
_ Commento di Stefano _
_ scritto il 08.02.2015 alle ore 16:02
E poi ci son quelli che predicano che nel corpo le cellule si rigenerano ogni 7 anni, quindi, che so, al tuo 28esimo compleanno inizi un ciclo nuovo e hai un corpo con cellule nuove che dovrai mantenerre depurato. Da lì in poi, potrai usare delle sostanze preparate solo per te che saranno più efficaci delle medicine. Insomma una combinazione di omeopatia e Osho.

C'è gente che ci crede. Conosco una persona che ne è fermamente convinta e non vol sentire ragioni. Paga pure uno 'specialista' che la segue in questa impresa (!). A suo dire, un dolore al piede che durava da giorni, le è passato assumendo un madicina preparata ad hoc per lei...

Ora, se uno ci ragiona un po', risulta evidente che non si possono rigenerare di botto tutte le cellule. E se anche esistesse sto benedetto ciclo di 7 anni, le cellule non hanno la stessa 'data di nascita', si sono formate progressivamente (anche perché un individuo cresce/invecchia gradualmente, non a fasi di tot anni), perciò il 7° anno di una non coinciderà con quello di tutte le altre.
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 08.02.2015 alle ore 17:01
@Stefano - Oddio, questi geni mi mancavano sinceramente... grazie di avermeli fatti conoscere! :D

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