_ scritto il 14.12.2011 alle ore 14:18 _
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Ieri sera a Ballarò, tra gli altri ospiti, c'era anche il sottosegretario all'Economia Gianfranco Polillo. Nel corso della trasmissione Di Pietro gli ha domandato per quale motivo non è stata fatta un'asta sulle frequenze televisive e lui ha replicato: "Non l'abbiamo fatta perché non l'abbiamo fatta". Subito dopo Di Pietro ha espresso la sua opinione in merito, e cioè che regalare le frequenze a Mediaset e RAI senza un'asta è parte dello scambio richiesto da Berlusconi al governo per le sue dimissioni. A questa affermazione Polillo ha risposto: "Nella maggioranza che sorregge il governo c'è anche il Pdl", e in quel momento mi è corso un brivido lungo la spina dorsale. Fino ad ora l'idea del burattinaio che muove i fili da dietro le quinte mi aveva toccato solo in maniera marginale, perché ero convinto del coraggio e della lucidità di questo governo.
Brutta, bruttissima sensazione. Forse ho peccato di ingenuità.
Non è quindi questo il governo che potrà attuare operazioni coraggiose, dato che in qualche modo dovrà sempre accontentare tutti. Questo è pero legato strettamente a doppio filo con il conflitto di interessi, perché accontentare qualcuno a cui sta a cuore l'Italia mi può andar bene, ma scendere a compromessi con chi pensa alle proprie aziende private o interessi personali è tutt'altra cosa. E entrambi sappiamo di quali personaggi è composto il parlamento.