doc Manovra e reazioni istintive
_ scritto il 07.12.2011 alle ore 12:40 _ 4507 letture
Sono giorni che tendo occhi e orecchie un po' da tutte le parti per cercare di capire cosa pensa la gente della situazione che si è andata a creare nelle ultime settimane e della manovra varata. Se fossi superficiale mi verrebbe immediatamente da dire "Eh, va bene, ma non vi sta mai bene niente!", ma non lo sono, e capisco che questo tipo di reazione è piuttosto normale.

Capisco che, molto semplicemente, in Italia non siamo abituati ad avere un governo con la 'g' maiuscola. Stiamo reagendo d'istinto, come abbiamo sempre fatto negli anni precedenti. E' quasi automatico: il governo annuncia una manovra, i contenuti sono più o meno sempre gli stessi (tasse e sacrifici), siamo sicuri che tanto non verrà attuata neanche mezza virgola e, di conseguenza, ci arrabbiamo.

Cosa cambia stavolta? In apparenza niente. Ecco perché ovunque mi giri c'è gente che protesta e grida "siamo alle solite". Ma io una differenza la vedo: per la prima volta da non so più quanti anni le misure che fanno parte della manovra annunciata saranno attuate sul serio. E produrranno esattamente i risultati previsti. E' questo, secondo me, che, nel nostro essere abituati al peggio, ingenuamente (e comprensibilmente) ci sfugge.

La manovra è senza ombra di dubbio migliorabile. Ci sono molti punti che non mi convincono e che mi hanno lasciato deluso (come dicevo anche 3 giorni fa), e moltissime sono le cose che si potevano perfezionare (vi lascio qualche spunto nei commenti qui sotto). Me ne rendo conto io e, udite udite, se ne rendono conto anche loro stessi. Ieri sera Monti (insieme ad altri suoi ministri) ha ammesso tranquillamente che la manovra non è perfetta, ma è quanto di meglio siano riusciti a fare in così poco tempo e tenendo conto di tutte le miriadi di variabili che intervengono in una situazione delicata come la nostra. E io stavolta ci voglio credere! Non mi interessa se sia un governo di destra, di sinistra, di centro o di obliquo. Ci sono idee e propositi in questa manovra che reputo buoni, come ce ne sono altri che non mi piacciono molto. Ma sono disposto a fare la mia parte perché stavolta mi fido della serietà di chi ci governa. Ed è una bella sensazione.

Mi sbaglio? La mia è forse solo una reazione istintiva al fatto che fino ad ora eravamo governati da pagliacci? Può darsi, ma per il momento, nonostante tutto, la consapevolezza della gravità della situazione - che probabilmente sfugge a gran parte delle persone - e il modo con cui il governo si sta interfacciando con il paese e con i suoi problemi, mi fanno ben sperare.
Darsch
_ chiavi di lettura:governo, politica, economia, società, crisi, tasse

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_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 07.12.2011 alle ore 12:40
Le cose di cui non sono soddisfatto e che reputo migliorabili sono le seguenti (ma sicuramente mi dimentico qualcosa):

- Non è stato fatto alcun accenno agli esorbitanti costi della Chiesa, che sono stati magistralmente riassunti dall'UAAR nel sito icostidellachiesa.it (che vi invito a diffondere) e che ammontano a poco più di 6 miliardi all'anno. Non solo: il premier glissa sempre quando qualcuno gli fa questa domanda, segno ancora più tangibile, se ce ne fosse bisogno, che l'Italia è governata prima dalla Chiesa e poi dai politici.

- Si potevano operare un mare di tagli militari, come ha ben illustrato Alessandro Gilioli in questo post.

- La soglia di 1000 Euro per i pagamenti in contanti è troppo alta! Io l'avrei abbassata addirittura sotto i 500 e avrei fatto i salti mortali per garantire al cittadino una diffusione capillare di servizi basati su carta di credito e bancomat, e soprattutto l'abbattimento totale delle commissioni.

- Che fine ha fatto l'Agenda Digitale, fondamentale per dare il giusto slancio alla crescita economica e culturale del paese? Mi sono perso qualcosa o la cosa non è stata minimamente accennata?

- La cosiddetta "tassa di lusso" su barche, elicotteri e auto è un pochino ridicola, considerando che il gettito previsto, dai calcoli che ho visto in giro per la rete, ammonta a qualche milione e spiccoli. Si poteva fare meglio sinceramente.

- Per le pensioni avrei forse alzato di un pochino la soglia per l'adeguamento all'inflazione, ma posseggo una dose di umiltà sufficiente da ammettere che di economia non ne capisco molto, e probabilmente, per il momento, la soglia di 940 Euro è quanto di meglio siano riusciti a fare.

- Mi sta bene tornare a pagare l'ICI (io sono dell'idea che non andava neanche abolita), mi sta anche bene che mi aumenti l'IVA, ma a patto di garantirmi una FURIOSA lotta all'evasione, che è uno dei nostri mali più grandi.

- Buona l'idea di ritassare una tantum i capitali vergognosamente scudati dal precedente governo, ma andiamo... uno virgola cinque percento... e dai!!! Avevate le mani proprio su quel punto, perché solo 1,5%?! Io avrei fatto almeno il 5%. E poi siamo sicuri che nel frattempo i furboni non abbiano ri-spostato tutto da qualche altra parte? O magari abbiano speso gran parte di quei soldi? Siamo in grado di seguire i movimenti di quei capitali? Chissà...

- Costi della politica: si poteva fare mooolto di più. Ma proprio tanto...
_ Commento di albyok _ profilo homepage
_ scritto il 07.12.2011 alle ore 15:50
A me basiscono certe reazioni di gente che magari s'aspettava addirittura le tasse abbassate e odi, odi, che dice cose come "era meglio Berlusconi". Dal punto di vista del carisma, della preparazione, della dignità, della serietà sarebbe offensivo anche solo fare il paragone.

Chiaro che un popolo che per 20 anni è campato a slogan, tutto ad un tratto si trovi spiazzato da un gruppo di tecnici che non deve vincere nessuna elezione e quindi dica come stanno le cose. È spiazzante lo so, ma la colpa è della doppia decade di propaganda senza interruzioni, non certo di Monti.

Eloquenti le lacrime della Fornero che sottolineavano quanto fosse difficile ed umiliante dover dare queste notizie e penso che solo i maligni possano interpretare le sue lacrime come un trucco da circo.

Carissimi, questa è la punizione per aver sempre creduto che "son tutti uguali" che "me ne frego di 'ste cose, io c'ho i miei problemi", che "i comunisti!", che "Menomale che Silvio c'è".

Il paziente è grave, gravissimo. Il dottore vi dice che lui per salvarlo deve amputargli una gamba. Nessun dottore ha proposto una soluzione migliore, se non un buffone in grado di dirvi "meno amputazioni per tutti". Decidete voi se questa volta decidiamo di crescere assieme e prendere atto della situazione, o di nuovo combattere contro i mulini e rifarcela con il dottore.

Per quanto riguarda le tue insoddisfazioni, le condivido in toto, ma ho l'impressione che il governo abbia dovuto agire con le misure più semplici e veloci da attuare (vedi IVA), per far sgonfiare l'enorme pressione dell'Europa. Se pian, piano riuscissero ad inserire anche le cose che hai segnalato, potremmo respirare aria buona. Oggi mi sa che dobbiamo accontentarci. Soprattutto se con misure come quelle sulla Chiesa rischi di creare una serie di inghippi che poi ti precludono l'attuazione delle altre misure.

Quindi, in tempi normali mi sarei incazzato anch'io tanto per quelle mancanze, ma oggi sono costretto ad accettare la promessa che vengano prese in considerazione.
_ Commento di Il_Gobb _ profilo homepage
_ scritto il 12.12.2011 alle ore 13:48
Sono più critico di te su molte cose, soprattutto sugli aspetti di equità della manovra, ma in particolare su quell'1,5%, che è ridicolo. Non ricordo dove ho letto che gli USA fanno il 45%...
_ Commento di Darsch _ profilo
_ scritto il 12.12.2011 alle ore 19:27
@Il_Gobb - concordo, è veramente ridicolo. Ad ogni modo non so davvero come funzioni nel caso in cui quei capitali siano stati spostati/re-investiti/spesi/et cetera. C'è una traccia che permette di bussare alla porta di quelle persone e dire "qui c'è scritto che hai riportato in italia TOT milioni di Euro, non mi frega niente se non ce li hai più, pagaci sopra l'1,5 percento"?

Riguardo alla criticità, boh, sarà che m'era venuto un principio di speranza ed ero un po' più ottimista del solito. Vediamo che combinano. Le cose che non mi stanno piacendo sono parecchie, in effetti.

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