_ scritto il 18.10.2006 alle ore 21:00 _
3468 letture
Quello che segue è tratto da diari e appunti degli altri partecipanti alla sessione gdr.
Dagli appunti di viaggio di Leonid
Nel ventre della balena, dopo poco, sveniamo addormentati magicamente. Al nostro risveglio ci ritroviamo apparentemente sulla terraferma, spogliati di tutto il nostro equipaggiamento, ognuno in una cella la cui porta è un'ammasso gelatinoso trasparente che non preclude la visuale sull'esterno: i nostri carcerieri sono degli esseri umanoidi rettiliformi, che hanno l'ordine di tenerci in vita perché siamo utili al loro padrone.
Provo a buttare giù la porta di forza, ma non ottengo nulla. I guardiani acconsentono a farmi parlare col loro capo, così mi legano e mi conducono fuori dalla cella, dove, però, mi riducono quasi in fin di vita, per poi rigettarmi in prigione.
Non mi do per vinto, e quando entrano per portare da mangiare attacco uno di loro con le corna, riuscendo ad ucciderlo, ma quello che era rimasto fuori chiama rinforzi che entrano e con le loro lance mi feriscono fino a farmi cadere a terra privo di sensi. Rinvengo grazie a Gingle, che nel frattempo insieme agli altri è riuscito ad uscire, e tutti insieme iniziamo a perlustrare la prigione. In una stanza troviamo i nostri indumenti.