_ scritto il 29.05.2006 alle ore 21:00 _
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Quello che segue è tratto da diari e appunti degli altri partecipanti alla sessione gdr.
Dagli appunti di viaggio di Leonid
Gingle riconosce che le lastre di marmo erano una volta un altare per Branchala, dea buona della musica e dell'arte.
Proseguiamo con l'esplorazione delle caverne, addentrandoci nei cunicoli.
In una spelonca veniamo improvvisamente attaccati da un enorme albero fantasma...
probabilmente una volta era un "trent".
Giungiamo poi in un'altra area che termina su una fossa profonda 10 metri e larga 15. Sul fondo vediamo una mezza dozzina di uova alte una quarantina di centimetri, coperte da ragnatele e da una gelatina gialla che ricoprono il suolo dell'intera area.
Con dardi incantati Tulkas la colpisce e questa si rintana in un buco sul fondo della fossa. Trainor scende velocemente e riporta su un uovo, prima che la sostanza riesca a uscire nuovamente per attaccarlo.
Colpiamo nuovamente la sostanza con dardi e fulmini magici. Questi ultimi la separano in parti piů piccole ricordandoci un po' quella incontrata nelle rovine di Hurim.
Tulkas avverte l'allarme mentale piazzato prima nell'area dove c'erano le lastre di marmo.
Gingle, invisibile, va a vedere di che si tratta, mentre noi altri ci nascondiamo dietro a una parete. Arriva Gingle seguito in corsa da sei degli esseri incontrati poco prima, di quelli senza coda...
Non sapevano che sarebbero tutti morti oggi...