_ scritto il 27.03.2011 alle ore 12:51 _
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Ultimamente, approfittando di un discreto febbrone che mi ha inchiodato al divano, ho visto
questo Blu-Ray di Stephen Hawking. Tralasciando il fatto che vedere un'ora e mezza di documentario del genere con quasi 39 di febbre è un'esperienza mistica al termine della quale ero in grado di distinguere Matrix, sotto alcuni punti di vista mi ha un po' deluso. Mi aspettavo qualcosa di molto più tecnico, e soprattutto "incalzante", invece la stragrande maggioranza degli argomenti trattati era piuttosto elementare e, soprattutto, la narrazione si è rivelata lenta e soporifera.
Ad ogni modo l'esperienza non è stata del tutto priva di fascino, perché ha stimolato più di una riflessione. Una di queste riguarda la nascita del tutto, il momento in cui, secondo la teoria del
Big Bang, una massa enorme di energia e materia si è sprigionata improvvisamente da un unico punto. La cosa più sconvolgente è che, a ben guardare, siamo davvero
figli del caos. Solo un miliardesimo della materia espulsa è sopravvissuta, e questo grazie ad una semplice - quanto esigua - inferiorità numerica dell'antimateria. Questa immensa nube ha iniziato ad addensarsi per un solo motivo:
l'imperfezione delle particelle da cui era composta. Se queste infatti fossero state perfettamente distribuite ed omogenee, la forza di gravità le avrebbe tenute in perfetto equilibrio, per sempre. E' proprio grazie a piccole disomogeneità che le nubi hanno iniziato pian piano ad addensarsi, formando ammassi che hanno dato poi origine al cosmo come lo conosciamo. Nel documentario c'è un'animazione spettacolare che mostra l'intera vita dell'universo fino ad oggi (14 miliardi di anni) in un minuto, tramite un modello molto efficace che mostra l'addensarsi delle particelle e il formarsi di stelle e galassie. Una delle cose più affascinanti della nostra esistenza è che è derivata dalla
pura casualità, da una serie di (fortunati) eventi che si sono verificati nelle giuste condizioni, con alle spalle quell'unico grande motore:
la gravità.
Ciò che rimane da spiegare è il perché del Big Bang e dell'esistenza di questa enorme massa di materia; com'è possibile che l'universo sia in grado di
creare sé stesso? Ma soprattutto io personalmente mi chiedo questo: e
se l'universo non fosse il livello più alto nell'unità di grandezza della realtà che ci circonda? Se fosse a sua volta parte di un sistema ancora più vasto - come gli atomi, le molecole, gli organismi, i pianeti, i sistemi, le galassie, e così via risalendo di scala? E ancora: se risultasse vero che l'universo si espande e si contrae ciclicamente, e se ad ogni Big Bang una quantità enorme di materia si neutralizza, vuol dire che prima o poi questo ciclo avrà termine?
Spero sinceramente di vivere abbastanza a lungo per conoscere le risposte a queste domande. Nel frattempo una cosa mi pare abbastanza chiara: se proprio sentite l'esigenza di cercare un'entità creatrice del tutto,
il vostro Dio si chiama "forza di gravità".