Qualcuno mi spiega cortesemente quale alta morale un fedele dovrebbe desumere dal seguente breve estratto di passi tratti dalla Bibbia? Sinceramente io
spero che nessuno tragga i suoi principi etici e morali da un testo brutale, misogino e razzista quale è, in particolare, il Vecchio Testamento (ma anche il Nuovo non è tutto rose e fiori). Sento spesso i cristiani dire che la Bibbia è di esempio per tutti, "un faro che ci guida nei momenti di difficoltà e ci fornisce regole di vita da prendere come esempio", ma sono convinto che la maggior parte di queste persone non l'abbia neanche mai sfogliata, e se l'ha fatto allora non l'ha compresa appieno. Perché altrimenti si farebbe parecchie domande.
La reazione più frequente di un credente che vede aspramente criticato il romanzo in questione - sulle cui inesattezze, problemi di traduzione, alterazione e attendibilità derivati da 9 secoli di rimaneggiamenti dedicherò probabilmente un altro post, prima o poi, data la vastità dell'argomento - è quella di rispondere "beh ma alcuni passi vanno presi come simbolici, allegorici". Io rispondo: come faccio a sapere quali devo leggere come allegorie e quali invece prendere alla lettera? Vado a sentimento secondo una scelta personale? Troppo comodo, mi dispiace. Non sta in piedi.
Buona lettura, e che la morale sia con voi...
(i grassetti, logicamente, sono miei)
La Bibbia - Genesi 19,5 - Dio invia due angeli maschi a Sodoma per avvertire il prescelto, Lot nipote di Abramo, che stava per distruggere la città. Lot li accoglie e tutti gli uomini di Sodoma vanno da lui intimandogli di consegnarglieli.
"Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi perché possiamo
abusarne."
La Bibbia - Genesi 19,7-8 - Lot risponde agli uomini.
"No, fratelli miei, non fate del male! Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo:
lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi
uomini, perché sono entrati all'ombra del mio letto"
E' bello quando una religione professa il rispetto incondizionato per l'essere umano indipendentemente dal sesso di appartenenza. Poi qualcuno si chiede come sia possibile che in certi paesi la donna venga trattata alla stregua di un topo di fogna.
Ah, per completare la storiella: le figlie di Lot non sono state abusate grazie all'intervento degli angeli, tutta la famiglia scapa tranne la moglie di Lot che viene trasformata in statua di sale dal Signore per essersi voltata a guardare la città devastata dalla pioggia di zolfo e fuoco (imperdonabile...).
In Genesi 19,31-36 tornano a comparire le figlie di Lot che ubriacano il padre e copulano allegramente con lui (che non si accorge di nulla).
Una famiglia di altissimo valore educativo, non c'è che dire.
La Bibbia - Giudici 19,23-24 - Un vecchio ospita in casa sua un prete levita e la sua concubina, quando il solito gruppo di cittadini bussa alla porta e reclama il diritto ad abusare del maschio. Il padrone ribatte:
"No, fratelli miei, vi prego, non fate una cattiva azione; dal momento che quest'uomo è venuto in casa mia, non dovete commettere questa infamia.
Ecco mia figlia che è vergine; la condurrò fuori: abusatene e fatele quello che vi pare, ma non commettete contro quell'
uomo una simile infamia"
La Bibbia - Giudici 19,25-26 - La folla assatanata rifiuta la figlia, così il levita consegna la sua concubina.
"Essi la presero e
abusarono di lei tutta la notte fino al mattino; la lasciarono andare allo spuntar dell'alba. Quella donna sul far del mattino venne a cadere all'ingresso della casa dell'uomo presso il quale stava il suo padrone e là restò finché fu giorno chiaro"
La Bibbia - Giudici 19,29 - Il levita trova la donna sulla soglia, ma è morta. Allora la carica su un asino e arrivato a casa:
"si munì di coltello, afferrò la sua concubina e la tagliò, membro per membro, in dodici pezzi; poi li spedì per tutto il territorio di Israele"
Per la cronaca vi ricordo che Abramo, lo zio di Lot, fu il
padre fondatore di tutte e tre le religioni monoteistiche più grandi: cristianesimo, ebraismo e islamismo. Lo stesso del famoso "
sacrificio di Isacco" nel quale, tra le alte vergogne, si ricorre forse per la prima volta nella storia alla giustificazione "Ho solo eseguito gli ordini" (Norimberga vi ricorda qualcosa?).
La Bibbia - Giudici 11,30-31 - Un condottiero di nome Iefte fa voto al Signore:
"Se tu mi metti nelle mani gli ammoniti, la persona che uscirà per prima dalle porte di casa mia per venirmi incontro, quando ritornerò vittorioso dagli ammoniti, sarà per il Signore e l'offrirò in olocausto"
Pensate che la cosa sia finita un po' meglio rispetto alla storia di Isacco? Decisamente no, visto che la prima persona a uscire dalla porta è stata la figlia dello stesso Iefte.
Vi risparmio alcuni passi che riguardano Mosè (altro modello per i seguaci delle religioni monoteistiche), responsabile di un massacro per la storia del Vitello d'Oro (Esodo 32,1) e protagonista, nel Libro dei Numeri, di un altro simpatico omicidio di massa ai danni dei madianiti: il suo esercito risparmia donne e bambini, ma Mosè s'infuria per la pietà dimostrata dai suoi, e partorisce il seguente insegnamento.
La Bibbia - Numeri 31,18 - Mosè ordina che vengano uccisi tutti i bambini maschi e tutte le donne non vergini:
"ma tutte le fanciulle che non si sono ancora unite con uomini
conservatele in vita per voi"
Potrei continuare a lungo, ma chiudo con un esempio della cieca gelosia del Dio dell'Antico Testamento nei confronti degli altri suoi "colleghi" rivali.
La Bibbia - Esodo 34,13-17
[...] distruggerete i loro altari; spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri. Tu non devi prostrarti ad altro Dio, perché il Signore si chiama <<Geloso>>: egli è un Dio geloso. Non fare alleanza con gli abitanti di quel paese, altrimenti, quando si prostituiranno ai loro dèi e faranno sacrifici ai loro dèi, inviteranno anche te: tu allora mangeresti le loro vittime sacrificali. Non prendere per mogli dei tuoi figli le loro figlie, altrimenti, quando esse si prostituiranno ai loro dèi, indurrebbero anche i tuoi figli a prostituirsi ai loro dèi. Non ti farai un dio di metallo fuso.
A parte talebani o fondamentalisti cristiani, penso che nessuno al giorno d'oggi prenda questi insegnamenti come principi di base per la propria vita. Ed è proprio questo il punto.
L'essere buoni d'animo, il rispondere a regole morali giuste ed equilibrate, prescinde dalla religione e dagli insegnamenti che il suo cosiddetto libro sacro si prefigge di trasmettere ai suoi fedeli. E' qualcosa di innato.E qui mi fermo. Magari parleremo del Nuovo Testamento in un altro articolo, chissà.
Le riflessioni di questo post sono solo una
piccolissima parte di quelle che riesce a stimolare il libro che sto leggendo:
"L'Illusione di Dio" - Richard Dawkins. Lo consiglio davvero a tutti, credenti soprattutto ma anche non credenti.
Quello che mi fa sorridere ancora di più è il voler screditare una fede, una religione, quella parte astratta e indefinibile che non fa capo a nessuno perché alla fine è un sentimento personale e intimo all'individuo ma invece capisco e ha un senso condannare un prete o una suora, se colpevoli di un reato, anzi sarebbe doveroso!
Insomma credo che alla fine se una persona ha la capacità di intendere e di volere si adegua a quello che è giusto ed è sbagliato ai giorni nostri e non a quello che era 2000 anni fa.
P.S Per la cronaca sono agnostico, ossia non sapendo se dio esiste o meno mi rifiuto di venerarlo ma non escludo la possibilità che un dio possa esistere, non sono cattolico, anzi in genere quando arriva il prete per benedire la casa lo scaccio a malo modo.