_ scritto il 11.08.2010 alle ore 11:08 _
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Il caldo fa decisamente male a certa gente. Statevene a casa, che è meglio, e non rompete le scatole a chi, che vi piaccia o no, ha lo stesso diritto che avete voi di dare un innocente, tenero bacio alla persona che ama. Sulla spiaggia, in mezzo alla strada, in cima a un grattacielo, al tavolo al ristorante, lasciate in pace il prossimo, pensate ai cazzi vostri e sfogate questa assurda frustrazione, sintomo di un'incurabile idiozia radicata, dando un po' di capocciate al muro. Magari qualche ingranaggio arrugginito tornerà a posto.
Condivido ogni singolo carattere di questo articolo di Francesco Merlo su Repubblica.
L'articolo su Il Messaggero, a questo proposito, è illuminante, soprattutto se consideri che quello stabilimento balneare è stato portabandiera per le coppie gay, e porto franco per loro prima degli altri.
Gli atti osceni in spiaggia ci sono sempre stati, anche da parte etero, e da sempre sono stati GIUSTAMENTE attaccati dalle famiglie che portano al mare i bambini. Non vedo perché per i gay non debbano valere le regole della pacifica convivenza e del decoro.
Mi dirai che facendo leva sull'ignoranza della gente e sulle sue testimonianze si danno solo scusanti alla strumentalizzazione, che poi probabilmente è quello che fa vendere due copie in più...
Piuttosto che preoccuparsi dello sport nazionale, il dagli all'untore, per capirci, mi preoccuperei di chi deve campare sull'ignoranza di cui sopra, per cui non deve fare troppa fatica per alimentarla con polemiche distruttive (vero arcigay?)