_ scritto il 09.04.2010 alle ore 13:31 _
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... non essere considerato come
persona, ma come titolo di studio;
... scoprire che non conta un cazzo se hai lavorato per
9 anni in un campo specifico, acquisendo
esperienza e
professionalità, perché tanto se non hai il pezzo di carta ti spetta il minimo sindacale;
... passare da un contratto serio, che premiava quella professionalità e quell'esperienza, ad uno da precario di bassa lega, in cui sei l'
ultima ruota del carro perché non hai quel maledetto foglietto;
... essere trattato da "
inferiore", quando non senti di esserlo;
... entrare nella stanza di un dirigente, attendere per qualche momento di essere riconosciuto e non sentirti dire "ah, tu sei Simone" ma "ah, tu sei
il diplomato";
... sentire colleghi nella mia situazione a cui è stato detto "dovresti ringraziare, senza la laurea non avresti il
diritto di lavorare con noi";
... dover riorganizzare le priorità
familiari perché, da un anno all'altro, certe cose non puoi più permettertele;
... cercare di resistere a quei meccanismi difensivi che ti ritrovi ad attuare in modo quasi automatico perché ti senti sfruttato e
poco gratificato, e che ti portano a fare solo lo stretto necessario e non quel "di più" che faresti se fossi un minimo motivato.
Ma alla fine perché dovrei resistere? Almeno vi darei finalmente un valido motivo per credere che manchi di professionalità,
dovreste ringraziarmi...
Io mi sto laureando, ma penso che spesso non serva ad un cazzo la Laurea, quello che conta è l'esperienza.
Magari io posso sapere le basi della pratica e conoscere bene la teoria, ma le cose si apprendono realmente lavorando. (soprattuto per come è strutturata l'università, a mio parere molte cose andrebbero riviste)
L'ambiente di lavoro deve essere meritocratico, posso capire che magari per assumere preferiscono prendere un laureato rispetto ad uno non laureato, magari si sentono più sicuri, ma una volta che una persona è assunta bisogna valutarla per quanto vale.
Un pò come accade in Inghilterra. Qua in Italia (nella maggior parte dei posti) gli aumenti dello stipendio li hai solo perché devono aumentarteli per legge di un tot, ma ti danno comunque il minimo che possono.
Invece in Inghilterra, se meriti, dopo un anno ti raddoppiano anche lo stipendio.
Non meriti? Ti sbattono fuori.
E deve essere così, si deve premiare chi merita, chi apprende velocemente e chi si da da fare.
Comunque, per quanto possa servire, ti sono vicino Darschone! Mi dispiace :(