_ scritto il 06.02.2010 alle ore 23:04 _
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Vonnegut riesce ancora una volta a stupirmi. Un libro intenso e molto duro, un inno contro la guerra cantato nel suo inconfondibile stile: diretto, graffiante, ma farcito di elementi di scanzonata fantasia che sembrerebbero voler allentare la tensione, ma che invece servono ad oliare ingranaggi calibrati ad arte. Sfondo delle vicende il tremendo bombardamento di Dresda (seconda guerra mondiale), che Vonnegut ha vissuto in prima persona da prigioniero; protagonista la vita di Billy Pilgrim, un improbabile soldato anche lui fatto prigioniero e con un dono piuttosto bizzarro: ogni tanto compie viaggi spazio-temporali, vivendo fatti e avvenimenti importanti della propria vita. Il tentativo di fuggire a eventi ed esperienze drammatiche che ha l'effetto di sottolineare l'impossibilità di staccarsi da ricordi così tremendi.
Bellissimo.