_ scritto il 19.11.2009 alle ore 19:38 _
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Credo che, a forza di scavare, ci stiamo avvicinando al fondo. Me lo sento, deve essere così, perché questa cosa del
processo breve è una tale porcata e va così tanto a
discapito del paese, che deve per forza trattarsi della proverbiale "ultima spiaggia", il colpo di reni prima della sconfitta finale. O almeno lo spero, perché qualcosa di più basso mi riesce difficile anche da immaginare.
Non mi dilungherò nell'illustrarvi cosa sta succedendo, perché sarebbe inutile e rischierei di non darvi un parere competente. Se avete una quarantina di minuti di tempo, vi suggerisco l'
ultimo Passaparola di Travaglio. Un piccolo riassunto, per i più pigri:
Il disegno di legge sul processo breve è composto di 3 articoli e si applica ai reati per i quali sono previste pene "inferiori nel massimo ai dieci anni di reclusione". Il tempo massimo stabilito per ciascun grado di giudizio è di due anni, per complessivi sei anni. Quindi, se trascorrono piu' di due anni a partire dalla richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero senza che sia stata emessa la sentenza, il processo muore. E lo stesso accade in appello e in cassazione.
La norma, ideata per garantire a
Silvio Berlusconi l'impunità, avrà effetti devastanti sul sistema giudiziario. Secondo l'
Associazione Nazionale Magistrati: "saranno destinati a inevitabile prescrizione i processi per reati gravi, quali abuso d'ufficio, corruzione semplice e in atti giudiziari , rivelazione di segreti d'ufficio, truffa semplice o aggravata, frodi comunitarie, frodi fiscali, falsi in bilancio, bancarotta preferenziale, intercettazioni illecite, reati informatici, ricettazione, vendita di prodotti con marchi contraffatti; traffico di rifiuti, vendita di prodotti in violazione del diritto d'autore, sfruttamento della prostituzione, violenza privata, falsificazione di documenti pubblici, calunnia e falsa testimonianza, lesioni personali, omicidio colposo per colpa medica, maltrattamenti in famiglia, incendio, aborto clandestino".
[...]
Ma un povero cittadino che si è scassato le palle, che può fare?
Beh, intanto informarsi e informare, anche con un post semplice semplice come questo. Nel nostro piccolo va bene incazzarsi, va bene discuterne al bar, al lavoro, su Facebook o dove vi pare, ma quei pochi strumenti che abbiamo a disposizione usiamoli bene. Io per esempio ho firmato
questo appello, che verrà invitato insieme a tutte le firme raccolte (quasi 40.000 al momento in cui scrivo) al presidente Fini e al presidente Napolitano. E poi parteciperò al
No-B Day a Roma il 5 Dicembre.
Qualcosa, nel mio piccolo, mi sento di doverla fare, perché siamo arrivati al limite. E voi?
Darsch, se c'è da firmare qualcosa fai tu per me. Inventati uno pseudonimo che mi ricordi. Chessò, qualcosa tipo "Dottor Insano".