_ scritto il 29.01.2025 alle ore 10:00 _
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L'idea che la realtà possa essere una
simulazione mi affascina e mi spaventa al tempo stesso. Mi affascina per il livello di complessità che un simile concetto richiederebbe. Cioè, pensateci: una realtà intera progettata nei minimi dettagli, con leggi fisiche, chimiche, biologiche... ogni singolo elemento calcolato al punto che perfino il cervello umano, con le sue miliardi di connessioni uniche per ciascuno di noi, è simulato. Faccio quasi fatica a scriverlo senza andare in
Guru Meditation.
Però, e qui arriva la parte davvero inquietante, vivere in una simulazione implica che qualcuno, da qualche parte, ha codificato tutto questo. Chi sono? Perché l'hanno fatto? E se davvero ci sono entità senzienti dietro la nostra esistenza, possiamo considerarli a tutti gli effetti i nostri "dei"?
Tra parentesi,
non potrei essere più contento di sapere che Dio esiste ed è un programmatore.
Comunque, ragionando sull'ipotesi della simulazione, mi sono fatto un'altra domanda: ma quanto dev'essere avanzata la tecnologia dei nostri presunti creatori? Voglio dire, se davvero hanno creato un mondo intero con miliardi di esseri senzienti, che tra l'altro ogni tanto si pongono il quesito:
"Ma siamo reali?", allora siamo di fronte a qualcosa di decisamente fuori scala. E se usiamo il principio del
Rasoio di Occam, potremmo perfino immaginare che siano in qualche modo simili a noi, magari basati sul carbonio o
su qualche altra struttura chimica compatibile.
La cosa che mi fa venire il mal di testa è che potremmo essere nati per puro caso o come esperimento scientifico. Tipo:
"Ehi, vediamo cosa succede se mettiamo un pianeta alla giusta distanza dal sole e lasciamo fare all'evoluzione." Saremmo, insomma, niente di più che delle cavie nella scatola di qualcun altro.
Da sviluppatore sono piuttosto avvezzo al fatto che più un programma è complicato, maggiori sono le possibilità che ci siano bug o comportamenti inattesi. Ma visto che parliamo della nostra vita e della realtà che ci circonda, quali dovrebbero essere questi bug? Non posso fare a meno di citare Matrix e riflettere sulla possibilità che déjà vu e fenomeni inspiegabili potrebbero in effetti essere causati da "glitch del sistema".
E infine: se tutto questo è una simulazione, che ne è del nostro libero arbitrio? Siamo davvero noi a scegliere, o tutto è preprogrammato?
Per fortuna c'è anche un lato positivo in tutto questo:
pensare che potremmo essere simulazioni non rende meno straordinario il nostro universo. Anzi, se fosse vero, sarebbe una prova ulteriore di quanto incredibilmente ingegnosi possano essere i nostri creatori. E forse proprio questa consapevolezza è ciò che ci rende reali. Perché, alla fine, anche se fossimo solo righe di codice, siamo comunque qui, a porci domande sul significato di tutto questo e a scrivere post chilometrici su un blog. E a me, francamente, sembra già abbastanza straordinario.
Una simulazione così fatta, così evoluta e indistinguibile dalla realtà non diventa realtà essa stessa? Se consideriamo gli sviluppi che abbiamo visto e applicato in giochi come Detroit Become Human o Talos Principle, il fatto di essere hardware e software non ci renderebbe meno umani e non renderebbe meno reali i nostri pensieri, sentimenti o emozioni.
Ci sarebbe una considerazione poi prettamente pratica: di quante risorse ci sarebbe bisogno per creare una simile simulazione? Questo principalmente credo che sia l'ostacolo più grande. In Futurama (perché ovviamente esistono diversi episodi che parlano di questo e uno in particolare All the Way Down, decimo episodio dell'ottava stagione) trovano però una soluzione a questo ostacolo: guardatelo che è geniale.
Riguardo le cose cosiddette "inspiegabili" io sono sempre scettico, penso che il fatto che una cosa non sia spiegabile ora, non significa che non lo sarà un giorno. Potrebbe mancare un tassello importante nella nostra conoscenza del mondo, o potremmo aver bisogno di strumenti più efficaci. L'unica cosa che può rendere inspiegabile un evento o un fenomo è la mancanza di dati, questo e nemmeno questo significa che una spiegazione non ci sia, ma solo che non abbiamo gli elementi per raggiungere una conclusione razionale e scientifica.
Consiglio comunque anche la visione di un video di Amedeo Balbi prof associato a Tor Vergata e autore su Le Scienze, ha trattato questo argomento in maniera piuttosto esaustiva, si tratta di un video di due anni fa dal titolo "Viviamo in una simulazione al computer?"
In conclusione il mio punto di vista è che non possiamo veramente affermare con certezza se siamo o non siamo in una simulazione, ma proprio usando il Rasoio di Occam che hai citato, non essendoci evidenze di questa simulazione la conclusione che possiamo trarre e che non sia così, almeno finché non subentrino dati che ci facciano pensare al contrario